FECONDAZIONE: RUTELLI RISPONDE A CAPEZZONE

<b>9 Dicembre 2003</b> – Gentile Capezzone,
ho saputo che tu hai annunciato di essere in digiuno da un paio di giorni poiché vorresti conoscere la mia opinione sulla fecondazione assistita! Sono troppo rispettoso delle idee di ciascuno per non rispettare anche un'iniziativa come questa, che pur giudico francamente idiota; mi sono procurato il ritaglio stampa con la tua lettera, e ti rispondo subito. Per ottenere il tuo scopo, sarebbe bastata una telefonata preventiva, o, al più, una piccola rassegna stampa, anziché annunciare un digiuno, dato che io mi sono pronunciato varie volte sulla materia. Nel merito: è certamente anche compito della politica occuparsi dei temi delle nuove frontiere della scienza, e dei legami tra la scienza e la vita, anche per i cambiamenti sociali che ne scaturiscono. Il mio partito ne ha discusso nelle sedi parlamentari e si è orientato per non assumere una posizione ufficiale vincolante, alla luce dell'ampiezza e profondità dei diversi convincimenti maturati tra le persone che della Margherita fanno parte.

Non c'entra assolutamente nulla, in questa materia, la separazione tra Stato e Chiesa: quanto a me personalmente, non mi riconosco integralmente nel testo approvato alla Camera e in discussione al Senato, e tuttavia trovo prevalenti e convincenti motivi di consenso ad un approccio legislativo di cautela rispetto ad alcune pretese di manipolazione della vita; di dar vita a figli che non potranno conoscere il padre naturale; di varcare alcune frontiere etiche mentre formidabili avanzamenti scientifici e tecnologici stanno mostrando la possibilità di conseguire traguardi fondamentali pur osservando significativi principi e criteri di precauzione. C'è un'altra materia che mi sta a cuore: una sorta di ossessione della gravidanza da parte di coppie che hanno difficoltà a concepire figli, rispetto all'opportunità di adottare o vedersi affidati bambini abbandonati, o con gravi problemi. C'è molto altro da dire. E rispetto le opinioni di chi la vede diversamente. Mi limito a riaffermare, nella bilancia tra i pro e i contro, che io mi pongo tra quanti votano a favore della normativa in discussione in Parlamento.

Con molti saluti e auguri per le prossime Festività,

<i><b>Francesco Rutelli</b>

Quello che segue è invece il commento di Daniele Capezzone alla lettera di Rutelli</i>

Ringrazio Francesco Rutelli, a cui voglio dare atto di avere pienamente risposto alla domanda che gli ponevo, dandomi, così, motivo di concludere il mio digiuno di dialogo nei suoi confronti. Da oggi, chi potesse essere raggiunto da questa informazione (e in primo luogo, sarebbe importante che lo fossero tanti elettori, iscritti, simpatizzanti, dirigenti e parlamentari della Margherita e dell'Ulivo) saprebbe che il Presidente della Margherita e attuale leader del centro-sinistra è, su questo tema, nettamente schierato sulle posizioni espresse dalla senatrice Patrizia Toia (e di quanti stanno contribuendo a sostenere un progetto di legge proibizionista e illiberale), e contro quelle del senatore Natale D'Amico. Ricambio i così garbati auguri di Rutelli per le prossime festività.