Fecondazione, FI “apre” sulla diagnosi pre-impianto

ROMA — «Quello che è successo in Gran Bretagna richiede una attenta riflessione anche in Italia». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia: «Uno dei punti più deboli della legge sulla fecondazione assistita è il divieto della diagnosi pre-impianto e, invece, la successiva facoltà di abortire: una contraddizione drammatica che evidenzia l’esistenza di un problema assai serio rispetto al quale alla scienza andrebbe lasciata la facoltà di esercitare le sue potenzialità positive».

Intanto la Rosa nel Pugno esulta. «Una notizia positiva arriva da Londra: è stato possibile per due genitori fare fecondazione assistita e diagnosi preimpianto evitando la trasmissione di una malattia genetica ereditaria al nascituro, il cancro della retina»: così dichiara Rocco Berardo, che è anche vice-segretario dell’associazione Coscioni. «Purtroppo in Italia genitori nella stessa condizione della coppia londinese non potrebbero fare alcuna verifica sulla salute degli embrioni prima del loro impianto». Quindi, va cambiata la legge «vaticana» sulla fecondazione varata dal centro-destra.