"Europa e Referendum. Come nei primi anni
novanta, una nuova stagione per la riforma anglosassone e federalista
delle istituzioni ?"
novanta, una nuova stagione per la riforma anglosassone e federalista
delle istituzioni ?"
Il 23 maggio 2009 a Tortona si è tenuto un incontro pubblico in vista delle elezioni europee del 6 e 7 giugno dal titolo "Europa e Referendum. Come nei primi anni
novanta, una nuova stagione per la riforma anglosassone e federalista
delle istituzioni ?".
novanta, una nuova stagione per la riforma anglosassone e federalista
delle istituzioni ?".
Ne hanno discusso Guido Biancardi (candidato alle Europee per la Lista Bonino/Pannella- circoscrizione nord-ovest), Michele Rana (candidato alle Europee per la Lista Bonino/Pannella- circoscrizione nord-ovest), On. Renzo Penna (candidato alle Europee per la Lista Sinistra e Libertà- circoscrizione nord-ovest), Gian Luca Chiesa (candidato alle Provinciali per la Lista Sinistra e Libertà). Ha moderato Maddalena Crudeli, coordinatrice della Cellula Luca Coscioni di Tortona e candidata alle amministrative di Tortona per la lista Scegliere per Cambiare.
Lo “svuotamento della democrazia”, termine usato da Guido Biancardi, il regime partitocratico, su cui si è soffermato Michele Rana, la disinformazione in Italia, i nazionalismi esasperati nell’Unione Europea: questi i temi su cui si è concentrato il dibattito, e che hanno trovato i rappresentanti di entrambi gli schieramenti pienamente concordi. Si è ricordato come la violazione del diritto pubblico del cittadino all’informazione, del “diritto di conoscere per deliberare”, sia stata confermata dal sondaggio che vede solo 3 italiani su 100 e 10 su 100 essere a conoscenza della candidatura delle liste, rispettivamente, Bonino-Pannella e Sinistra e Libertà, oltre che dalle pronunce di condanna degli ultimi dieci anni effettuate dai radicali e accolte dall’AGCOM nei confronti del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Si è fatto riferimento alla non democrazia in Italia, citando un documento della Lista Bonino. Pannella, la “Peste italiana”, “il libro giallo della denuncia del 60ennio della partitocrazia”, un “documento strutturato”, una ricostruzione della strage di legalità degli ultimi sessant’anni in Italia, dalla sottrazione fino agli anni 70 di due dei principali strumenti costituzionali: la Regione e il referendum, alla disapplicazione degli esiti referendari, solo per citare un esempio. Si tratta di un documento privo di valutazione politica, ricorda Biancardi, ma che spiega gli eventi così come si sono dispiegati negli ultimi sessant’anni: questo è il significato della stella gialla che gli esponenti radicali portano al petto, questa la spiegazione storica della disapplicazione della Costituzione e dello svuotamento della democrazia. Il pericolo però, ricorda Michele Rana, è che questa peste italiana venga esportata anche in Europa, laddove esistono nazionalismi esasperati e manca una concertazione sovranazionale, su tematiche quali l’immigrazione: siamo di fronte a un Europa delle patrie e non a una Patria europea. E su questo ancora una volta i candidati Renzo Penna a Gian Luca Chiesa si sono trovati concordi con le affermazioni degli esponenti radicali. Così come sul no al referendum, per un parlamento non di nominati, per un sistema anglosassone maggioritario uninominale a turno unico. L’incontro si è concluso con un invito da parte degli esponenti della Lista Bonino-Pannela inoltrato agli esponenti di Sinistra e Libertà, per affrontare insieme il tema della non democrazia e di un’Europa così come prospettata nel Manifesto di Ventotene, all’appuntamento post-elettorale a Chianciano.