«Noi de “La rosa nel pugno” siamo la vera novità del centro sinistra». Il politichese, ieri sera, è stato subito abbandonato optando per una comunicazione diretta ed efficace. Complice l’esperienza di alcuni vecchi della politica cremasca come Angelo Pasqualini e Beppe Bettenzoli, il quale ha pubblicamente dichiarato che il 9 aprile voterà per questo schieramento politico.
Con i due c’erano Federico Parea, Sergio Ravelli, Luigi Camurri, Fabio Favalli. Socialisti e radicali insieme che, tra altre cose, fanno della laicità dello Stato il cavallo di battaglia. La conferenza stampa è stata indetta per presentare i candidati alle prossime elezioni politiche. Niente spot personali ma solo e soprattutto i sei punti che ritengono rivestire particolare importanza: difesa della scuola pubb1ica, laicità dello Stato, difesa e legalità delle regole democratiche, difesa della legge 194, il reddito di cittadinanza per i giovani, difesa e allargamento dei diritti civili e delle libertà individuali. «In Italia, — ha sottolineato il segretario provinciale Parea — c’è nella nostra società l’emergenza laicità. E’ in atto una Opa clericale che vuole fermare un po’ tutto. Non ce la prendiamo con la chiesa cattolica, ma con la politica che non ha creato uno sbarramento» . Dal canto suo Bettenzoli (la novità nella novità e con alle spalle 30 anni di militanza in formazioni politiche di sinistra) ha sottolineato che non è iscritto a La Rosa nel Pugno, ma invita i suoi «amici, coloro che condividevano da anni le mie battaglie politiche e sociali a fare altrettanto».