In Giappone si parla già di “incubazione fetale”: Yoshinori Kuwabara, della Juntendo University, ha detto che “entro il 2007 avremo l’utero di vetro umano”. Alla Cornelì University ci stanno provando, in base a quanto ha rivelato The New Atlantis. La dottoressa Hung Ching Liu, che ha esposto i risultati delle sue ricerche all’American Society for Reproductive Medicine, è riuscita a costruire un utero artificiale che ha condizioni identiche a quello femminile, in cui ha coltivato embrioni umani fino al tredicesimo giorno, quando sono “less human’. Ha detto che “è la fantascienza a dirci che in un futuro vicino coltiveremo embrioni e alleveremo i figli completamente in laboratorio. E’ anche il nostro obiettivo, la nascita senza madre”.
L’aveva immaginato lo scienziato britannico J.B.S. ilaldane nel 1951. Per il bene della ricerca arrivano anchel”‘animalhuman” e lo “shemale embryo”,un embrione metà uomo metà donna creato nelle provette dell’Università di Chicago. L’embrione è stato distrutto dopo sei giorni senza aver fornito ai ricercatori una sola prova scientifica. C’è anche “geep”,come gli scienziati americani hanno soprannominato la pecora-capra nata con parte del Dna umano. L’Observer di domenica ha anticipato il contenuto di un rapporto della Coirimons Science and Technology Committee, in base al quale in Inghilterra sarà autorizzata la creazione di ibridi umano-animali, la scelta del sesso dei figli per “ragioni sociali” e la donazione degli embrioni per “motivi medici”. La ricerca sulle chimere avverrà in direzione di “un’alta ricerca etica nel futuro”. Anche negli Stati Uniti, l’Accademia nazionale delle Scienze entro aprile renderà pubbliche le linee guida sulla creazione degli ibridi. “Gli scienziati sono sotto una enorme pressione creativa”, ha detto al Christian Science Monitor il bioeticista dell’Università dell’Arizona, Jason Robert. Freeman Dyson, commentatore della prestigiosa rivista Technology Review, ha scritto che “ridisegnare i geni è già una forma artistica, creativa come la pittura e la scultura”.
Il rapporto inglese, se approvato, renderà possibile “modificare geneticamente” gli embrioni in laboratorio. Jeremy Rillun, sul Guardian del 15 marzo nell’articolo “Sei un uomo o un topo?”, ha detto che “con la tecnologia chimerica gli scienziati hanno il potere di riscrivere la saga evoluzionistica”. Tanya Dominko, la docente all’Università del Massachussetts che beneficia dei fondi di una delle più grandi aziende del biotech, l’Advanced Celì Technology, ha detto che “se è possibile fare un ibrido con le scimmie non vedo perché dovremmo fermarci di fronte all’uomo”. Anne McLaren, membro della Human Fertilisation and Embryology Authority inglese, all’Indipendent ha dichiarato che gli scienziati britannici saranno presto liberi di creare le prime staminali embrionali ibride. Francio Fukuyama, docente alla John Hopkins University,sul Wall Street Journal ha spiegato che il vero problema è che “la legge è indifferente all’ibridizzazione”. In Cina, per ottenere un embrione misto uomo-coniglio, hanno introdotto cellule di un bambino di
cinque anni e di una sessantenne nell’ovulo di un coniglio neozelandese.
L’esperimento di Panayiotis Zavos, che ha creato un embrione misto con il Dna di un cadavere, ha spinto Richard Gardner, ricercatore della Royal Society un tempo favorevole alla creazione di embrioni, a dichiarare al Guardian che “questi esperimenti fanno capire perché la stessa donazione ‘terapeutica’ è medicalmente senza senso e socialmente inaccettabile”. Jeff McMahan, docente di bioetica all’Università di Oxford, ha detto che la ricerca deve proseguire perché “l’antropocentrismo è morto”.Cynthia Cohen, presidente della Stem CelìDversight Committee che ha bandito in Canada ogni forma di chimerismo, gli ha risposto che “simili esperimenti sminuiscono la dignità umana”. Mentre il Washington Times ha chiamato quella inglese “tentazione ominide dell’uomo transgenico”, Dominique Didier, la ricercatrice dell’Academy of Natural Sciences di Philadelphia impegnata nella sperimentazione sull’embrione e che colleziona in laboratorio cellule ibride umano-animali, al Seattle Times ha dichiarato: “Guardo le chimere e mi convinco che sono così eleganti”.
Per Vescovi è una “totale aberrazione”Irwing Weissman, lo scienziato dell’Università di Stanford che ha creato un topo con milioni di cellule cerebrali umane, al Nationai Geographic ha detto che entro breve sarà possibile ottenere animali con un cervello completamente umano. “E’ una totale aberrazione”, spiega al Foglio Angelo Vescovi, co-direttore dell’Istituto di Ricerca sulle Cellule Staminali del San Raffaele di Milano. “Non tutto quello che è fattibile è anche lecito. Parlo di etica della specie umana. Vogliono fare il coniglio umanizzato. Un conto e inserire geni o pro teme umane in altre specie. Non è un esperimento violento dal punto di vista etico e sono modelli di enorme validità. Altro è creare embrioni ibridi. Non sai più se è un coniglio o un essere umano. A Oslo hanno introdotto staminali sanguigne umane in un embrione di pollo e hanno scoperto che alcune di queste producevano cellule cerebrali. E’ un tipo di chimerismo accettabile, perché rimane un pollo. Se invece arrivo a miscelare staminali embrionali di pollo e di uomo è un’aberrazione. Hanno già tentato strade simili di ricerca, ad Auschwitz”.
Se l’Inghilterra spianasse la strada alla sperimentazione umano-animale, spalancherebbe il campo anche alla brevettabilità della vita umana. Da Londra, infatti, hanno fatto già sapere che eluderanno la direttiva europea del 1998 che proibisce di brevettare qualsiasi organismo umano. Per ora negli Stati Uniti l’argine dei brevetti tiene. Nel 1998 il capo della Commissione brevetti, Bruce Lehman, stupì la comunità scientifica americana dichiarando che ”nessun mostro mezzo uomo o invenzione immorale sarà brevettata”. L’esperto di ibridi Stuart Newman, docente di biologia cellulare al New York Medical College, ha abiurato vent’anni di ricerche sugli embrioni umani, e al Congresso ha detto: “La donazione degli embrioni, tra cui le chimere, spalanca la porta alla produzione sperimentale sugli esseri umani”. La pressione a proseguire è fortissima.
Perché secondo il Consiglio di bioetica della Casa Bianca questa “voglia di chimere” ha una matrice principalmente economica. Negli ultimi cinque anni l’industria delle biotecnologie è raddoppiata, si è passati da venti a ventisette miliardi di dollari di profitto. E secondo Newman le tube di Falloppio sono state trasformate nelle “fogne degli incubi concepiti in laboratorio”