La Consulta bacchetta i politici: fate la legge sull’eutanasia

E nel frattempo in 700 hanno chiesto di morire come Dj Fabo

La Corte Costituzionale bacchetta i politici, li invita ancora una volta a legiferare sull’eutanasia dopo il caso di Dj Fabo. Hanno tempo fino a settembre ma ancora le commissioni sono praticamente a quota zero, bloccate da settimane.

“Con l’ordinanza Cappato la Corte ha inteso evidentemente riconoscere il primato delle Camere nel definire dettagliatamente la regolamentazione della fattispecie in questione, perciò confido fortemente che il Parlamento dia seguito a questa nuova forma di collaborazione, nel processo di attuazione della Costituzione, e non perda l’occasione di esercitare lo spazio di sovranità che gli compete”. Cosi ha detto nella relazione annuale il presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi.

E a ragione. In due mesi le commissioni hanno dedicato poche ore al testo. E i questi mesi sono arrivate a quote 700 le persone che hanno chiesto informazioni per andare a morire in Svizzera, dove il suicidio assistito per i malati senza speranza è legale. In settecent , una media di una ogni due giorni dal 2015, hanno chiamato l’associazione Coscioni dando nome, cognome, raccontando il loro travaglio per sapere che fare. Per  capire se anche loro possono andarsene come Dj Fabo, il quarantenne milanese diventato tetraplegico dopo un’incidente e morto in Svizzera grazie al suicidio assistito. Per averlo accompagnato in auto, Marco Cappato della Coscioni  è sotto processo, rischiando dai 5 ai 12 anni. E proprio intervenendo su questo processo la Consulta ha chiesto al parlamento di legiferare. considerandolo in colpevole ritardo.

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