Buttiglione attacca «Il ministro Mussi vuole escludere il Parlamento»

Il governo intende fare un colpo di mano sulla questione della bioetica e saltare di pari passo l Parlamento. L’accusa viene dal senatore Udc Rocco Buttiglione che attacca il ministro Mussi e polemizza con la sua intenzione di «di non presentarsi alle Camere per riferire sul voto che intende esprimere in sede europea sul controverso problema della ricerca distruttrice di embrioni».

Stando così le cose «il governo si appresta a compiere un atto di grande rilevanza politica, saltando il controllo parlamentare, su di un tema sul quale parti rilevanti della maggioranza hanno espresso la loro preoccupazione ed il loro dissenso».

Di qui la richiesta ai capigruppo di tutte le forze politiche di convocare il governo davanti al Parlamento per consentire una discussione e esprimere un voto di indirizzo».

Intanto la Rosa nel Pugno chiede una riforma immediata del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) che ne chiarisca ruolo e funzioni, e in modo che non ci sia una sovrapposizione con la Commissione Amato. Il segretario dell’Associazione Coscioni e membro della segreteria nazionale della Rosa nel Pugno Marco Cappato, e il presidente dell’Associazione Gilberto Corbellini affermano che il coordinamento interministeriale sulla Bioetica presieduto dal ministro Amato «rappresenta un elemento oggettivo di confusione tra le prerogative parlamentari, che implicano l’analisi e il confronto politico per deliberare, e il Comitato Nazionale di Bioetica, la cui funzione è quella di istruire e fornire strumenti di discussione per un proficuo dibattito parlamentare. Se è stata avvertita l’esigenza di creare all’interno del Governo una Commissione di bioetica con lo scopo di concertare le posizioni dei ministri – rilevano – è evidente il rischio che anche il dibattito pubblico sulle questioni della bioetica sia condizionato dagli equilibri politici, o meglio dal ricatto che la Chiesa cattolica sta esercitando sul Governo e sulla maggioranza».

Ma il capogruppo dell’Udc, Luca Volontè, accusa la sinistra radicale di voler mettere il cappello sul tema delicato della bioetica. Volontè chiede pertanto al governo la conferma del comitato nazionale di bioetica uscente e accusa il ministro Mussi e i radicali Marco Cappato e Gilberto Corbellini, di fare lo stesso gioco per avere una commissione orientata sulle loro posizioni.

Per Volontè, è «un’idea stantia quella di scegliersi un presidente attivo nella campagna che lo scorso ha visto una bruciante sconfitta, dipingerlo con imparzialità e poi attaccarlo per ottenere ancora di più». «Il governo – chiede Volontè – prenda atto del buonissimo lavoro del Comitato nazionale uscente e lo riconfermi in toto, a partire dal presidente D’Agostino». «Capisco – aggiunge Volontè – che Corbellini vorrebbe riempire il Comitato nazionale di bioetica dei suoi esperti, nessuno può però affermare che l’attuale Cnb non abbia lavorato ottimamente».

«Quanto a Mussi, è il governo – sottolinea Volontè – che dovrebbe sentire il dovere di dibattere sulla posizione contraria alla legge 40 e al referendum, dove si è mai visto che si agisca e poi si nasconda la mano? Altro che ricerca», esclama Volontè, per il quale «le mozioni presentate al Senato attendono di essere discusse entro i tempi utili».