Lettera di Marco Cappato a Maurizio Belpietro, pubblicata su La Verità di domenica 26 maggio 2019
Gentile direttore Maurizio Belpietro,
grazie ancora per aver pubblicato sulla Verità l’annuncio a pagamento per l’eutanasia legale. Voglio precisare che non si tratta di una scelta provocatoria, non solo perché l’annuncio è stato pubblicato anche su Repubblica, ma anche perché tutti i sondaggi confermano che persino tra i praticanti assidui della messa e gli elettori di destra, coloro che ritengono più dignitosa l’eutanasia legale di quella clandestina sono la maggioranza.
Su un punto però devo comunque fare una richiesta di rettifica: non abbiamo mai levato i pur scabrosi manifesti con i feti dai muri delle città, anzi, mi sono pubblicamente dichiarato a favore della libertà di espressione anche in questo caso. Basti leggere un mio tweet del 7 aprile 2018. Mi congratulo, dunque, per la sua scelta di accettare il confronto, e anche di consentire la pubblicazione d”Unità, che mi porta alla mente i processi che tanti radicali subirono per scelte simili decenni fa. I nostri veri avversari non sono quelli che la pensano all’opposto, ma gli indifferenti.
Marco Cappato
La risposta del direttore Maurizio Belpietro, in calce alla lettera di Marco Cappato
Caro Cappato,
mi scuso se l’ho associata ai tanti che vorrebbero impedire al movimento Pro vita di esprimere la propria opinione contro l’aborto o di organizzare un convegno a Verona. Come ho scritto non ho paura della diversità di opinioni e credo che chi si riempie la bocca di parole come libertà e democrazia non dovrebbe aver nulla da temere di fronte a un inno alla vita. Come lei sa sono contrario all’eutanasia, ma certo non impedirò mai che se ne discuta.
Quanto all’Unità, pur non avendo nulla in comune con i comunisti, mi auguro che il quotidiano comunista fondato da Antonio Gramsci torni presto in edicola. Possibilmente non a spese degli italiani.
Maurizio Belpietro
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.