di Laura Olimpi
Il 30 settembre sono state consegnate in Cassazione le firme degli italiani che chiedono di abrogare, in tutto od in parte, la legge 40/2004 sulla fecondazione assistita: 1.090.000 raccolte per il referendum d’abrogazione totale della legge, da 702.000 a 740.000 per i referendum d’abrogazione parziale. Migliaia di firme sono state raccolte anche ad Ascoli. La sterilità è molto diffusa; in Italia ne soffre una coppia ogni 5, per il 50 % le cause sono imputabili alla donna, per il 25 % all’uomo, per gli altri ad entrambi o a cause sconosciute. La legge, per favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità, consentendo l’accesso alle tecniche solo a coppie sposate o conviventi di sesso diverso, vietando il ricorso all’eterologa, cioè con seme di donatore, dando la possibilità di produrre solo tre embrioni per volta, impiantati contemporaneamente, vietando di utilizzare quelli in soprannumero per la ricerca scientifica, rende l’obiettivo di avere figli un sogno irraggiungibile per molti, favorisce il “turismo procreativo