Il 18 settembre mangeremo i divieti della Corte europea sulle nuove tecniche di mutagenesi considerate OGM

18 Settembre 2018 10.00 - 12.00

Roma (RM)

Organizzatore:
Associazione Luca Coscioni

Il 18 settembre alle ore 10:00 a Roma l’Associazione Luca Coscioni promuove una merenda con prodotti editati per denunciare la sentenza della Corte del Lussemburgo sulle tecnologie di mutagenesi.

Il 25 luglio 2018, infatti, la Corte Europea di Giustizia ha stabilito che tutte le piante migliorate geneticamente tramite un intervento cosciente dell’uomo sono da considerarsi come Organismi Geneticamente Modificati, OGM.

Grazie alle nuove tecniche di mutagenesi, o editing del genoma, o CRISPR, si può correggere il DNA di una pianta senza spostare geni tra organismi diversi (come è il caso degli OGM) generando delle varianti di piante nello stesso modo in cui potrebbero accadere spontaneamente in natura. La stessa biodiversità deriva da mutazioni casuali indistinguibili a quelle che oggi possono essere generate con le ultime tecnologie dell’editing del genoma.

La decisione della Corte del Lussemburgo svantaggia pesantemente i centri di ricerca pubblici che vedranno marchiare come OGM piante con mutazioni simili a quelle spontanee e penalizzerà gravemente l’agricoltura italiana sottraendo strumenti sicuri di innovazione consolidando la necessità di importazione dall’estero di prodotti OGM come soia e mais, per la produzione finale di molte delle eccellenze del Made in Italy.

L’Associazione Luca Coscioni denuncia l’illogicità e l’anti-scientificità della sentenza della Corte di giustizia europea 528 del 25 luglio 2018, che assimila le nuove tecniche di mutagenesi agli OGM, offrendo un CRISPR SNACK – un assaggio di prodotti mutati tramite genome editing – a Montecitorio il 18 settembre alle ore 1000 (informazioni sulla logistica seguiranno).

Occorre ricordare che i prodotti dell’editing del genoma non sono affatto come gli OGM in quanto non vi è trasferimento genico tra organismi diversi – al contrario, le nuove tecniche di mutagenesi permettono di inserire mutazioni del tutto simili a quelle spontanee (naturali) o a quelle ottenute con i metodi classici (quindi non regolamentate).

I Partecipanti all’azione dimostrativa invitano:

  • il Governo e il Parlamento a consentire la sperimentazione in campo aperto degli studi in corso in diversi centri di ricerca pubblici nel nostro paese con il fine ultimo di tutelare prodotti tipici italiani, ridurre l’uso di agrofarmaci in agricoltura, tutelare l’ambiente e sostenere la produzione di alimenti che sono alla base di ricette tipiche italiane.
  • il servizio pubblico radio-televisivo, a partire dal tema specifico, a prevedere trasmissioni di approfondimento scientifico che consentano un’adeguata informazione relativamente alla necessità di fondare sulle evidenze prodotte dalla scienza decisioni pubbliche relative a leggi e politiche;
  • la comunità scientifica europea, a partire da quella italiana, a mobilitarsi contro questa decisione anti-scientifica organizzando azioni simili in altre città dell’Unione europea dove sono in corso studi di editing del genoma su piante.