Dichiarazione di Rita Bernardini (Radicali Italiani) e Piergiorgio Welby (associazione Luca Coscioni):
“Il servizio pubblico radiotelevivo, integrando gli spot sulle elezioni, sta finalmente informando i disabili intrasportabili dipendenti da apparecchiature elettromedicali del fatto che, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, potranno votare presso la loro abitazione presentando al Comune – entro il 25 marzo – la domanda con l’allegata documentazione sanitaria fornita dalla ASL di appartenenza.
Si tratta di vedere quanto siano celeri nel disbrigo delle pratiche sia le ASL che i Comuni. Ci chiediamo, per esempio, perché le ASL – che conoscono perfettamente tutti i pazienti dipendenti da macchinari avendo fornito loro le apparecchiature – non si attivino direttamente per fornire i certificati del medico legale, evitando alle famiglie costose perdite di tempo.
Per il presente – proseguono Bernardini e Welby – dobbiamo pretendere dalle istituzioni almeno due cose: che il diritto degli intrasportabili sia effettivamente garantito e che coloro che pur essendo gravemente disabili non dipendano da apparecchi elettromedicali vedano concretamente assicurato il servizio di trasporto ai seggi che i Comuni di tutta Italia devono organizzare per chi ha gravi problemi di deambulazione (art. 29 L. 104 del 1992).
Per le future elezioni – concludono i due esponenti radicali – occorre fare in modo che tutte le persone immobilizzate a casa abbiano la possibilità o di votare per corrispondenza o di essere ammessi al voto domiciliare. Non si può ignorare, infatti, che con l’invecchiamento della popolazione e le gravi disabilità che spesso accompagnano gli ultimi anni di vita, siano sempre di più le persone che nei fatti si vedono private del diritto di voto.
P.S.: Mediaset, no spot?