Voto disabili, Bernardini e Welby: bene gli spot Rai… e Mediaset?

La Rai, dando seguito alla richiesta dell’Associazione Luca Coscioni, ha provveduto ad inserire negli spot informativi sulle elezioni del 9 aprile le modalità necessarie per esercitare il diritto al voto domiciliare da parte dei disabili dipendenti da apparecchiature elettromedicali, come previsto dalla legge 27 gennaio 2006 (n. 22 art.1).

Dichiarazione di Rita Bernardini (Radicali Italiani) e Piergiorgio Welby (associazione Luca Coscioni):

“Il servizio pubblico radiotelevivo, integrando gli spot sulle elezioni, sta finalmente informando i disabili intrasportabili dipendenti da apparecchiature elettromedicali del fatto che, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, potranno votare presso la loro abitazione presentando al Comune – entro il 25 marzo – la domanda con l’allegata documentazione sanitaria fornita dalla ASL di appartenenza.

Si tratta di vedere quanto siano celeri nel disbrigo delle pratiche sia le ASL che i Comuni. Ci chiediamo, per esempio, perché le ASL – che conoscono perfettamente tutti i pazienti dipendenti da macchinari avendo fornito loro le apparecchiature – non si attivino direttamente per fornire i certificati del medico legale, evitando alle famiglie costose perdite di tempo.

Per il presente – proseguono Bernardini e Welby – dobbiamo pretendere dalle istituzioni almeno due cose: che il diritto degli intrasportabili sia effettivamente garantito e che coloro che pur essendo gravemente disabili non dipendano da apparecchi elettromedicali vedano concretamente assicurato il servizio di trasporto ai seggi che i Comuni di tutta Italia devono organizzare per chi ha gravi problemi di deambulazione (art. 29 L. 104 del 1992).

Per le future elezioni – concludono i due esponenti radicali – occorre fare in modo che tutte le persone immobilizzate a casa abbiano la possibilità o di votare per corrispondenza o di essere ammessi al voto domiciliare. Non si può ignorare, infatti, che con l’invecchiamento della popolazione e le gravi disabilità che spesso accompagnano gli ultimi anni di vita, siano sempre di più le persone che nei fatti si vedono private del diritto di voto.

P.S.: Mediaset, no spot?