Le tredici riforme da proporre all’ONU su Scienza e Diritto alla Salute

#unitedagainstcoronavirus

#UnitedAgainstCoronavirus: l’Associazione Luca Coscioni lancia l’appello all’Italia perché proponga le tredici riforme alle Nazioni Unite

Il 4 maggio l’Unione europea e una decina di stati tra cui l’Italia lancia un’iniziativa per organizzare una “risposta globale al coronavirus” invitando Capi di Stato e di Governo, oltre che il settore privato e filantropi internazionali a raggiungere l’obiettivo di 7,5 miliardi di euro per finanziare una “fase 2” di ricerca e cure a  livello mondiale.

In occasione del lancio di #UnitedAgainstCoronavirus, l’Associazione Luca Coscioni e Science for Democracy lanciano l’appello “contro tutte le pandemie” che in 13 punti articola riforme ispirate dalla promozione e protezione del diritto alla salute e del nuovo diritto umano alla scienza. Il documento parte dalle raccomandazioni del VI Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica organizzato alla Commissione dell’Unione africana di Addis Abeba e riassume suggerimenti di altre organizzazioni.

“Questo ritorno all’affermazione della centralità di un sistema di cooperazione e coordinamento internazionale” ha affermato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni “deve esser l’occasione per affiancare riforme strutturali ai quantomai necessari finanziamenti. Cambiamenti di dinamiche e competenze che, partendo dall’oggi, arginino il ritorno alle peggiori risposte nazionaliste di questi ultimi anni e le discriminazioni e povertà che hanno inflitto”.

Marco Perduca, coordinatore di Science for Democracy ha aggiunto che “nel momento in cui gli USA tolgono il loro finanziamento di mezzo miliardo di dollari all’Organizzazione Mondiale della Sanità (un cifra pari al bilancio annuale del Senato della Repubblica italiana!) e la Cina punta a occupare i vertici delle istituzioni internazionali piuttosto che a rispettarne i principi fondativi o a sostenerne le azioni in modo neutrale, occorre creare alleanze trans-regionali per non farsi trovare impreparati a futuri di prepotenze e discriminazioni e mutamenti virali e climatici”.

Nelle ultime settimane assieme con Eumans, migliaia di cittadini e decine di associazioni e sindaci da tutta Europa” ha concluso Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione e fondatore di Eumans “abbiamo avviato una fruttuosa interlocuzione formale con il Parlamento europeo che ha colto gli spunti che abbiamo suggerito. Intendiamo fare altrettanto con l’Italia, uno tra i promotore della Conferenza di raccolta fondi contro il coronavirus. Nelle sette assemblee pubbliche online organizzate da marzo dall’Associazione abbiamo raccolto importanti segnali d’attenzione parlamentare, auspichiamo che si traducano quanto prima di mozioni per impegnare il governo ad assumersi importanti responsabilità riformatrici alle Nazioni unite”.

L’Appello “Coronavirus mai più impreparati” è stato inviato alle Accademie scientifiche del mondo, centinaia di parlamentari, premi Nobel e ai partecipanti dei sei congressi mondiali per la libertà di ricerca scientifica. Tra i primi sottoscrittori Il Premio Nobel per la Medicina Richard Roberts.