“Le procedure seguite per la sperimentazione della Ru486 al Sant’Anna di Torino sono corrette e, pardossalmente, sono già state verificate dal Ministero della Salute. Il progetto è stato a lungo analizzato dagli ispettori della Direzione Generale della Farmacovigilanza, che nel luglio del 2004 hanno trasmesso il parere positivo espresso dalla V sezione dell Consiglio Superiore di Sanità. Se è vero che per questo tipo di sperimentaziuone non è prevista alcuna autorizzazione del Ministero della Salute, è altrettanto vero che, nei fatti, l’attività ispettiva, iniziata nell dicembre 2002 e conclusasi nel luglio 2004 con la trasmissione del parere del Consiglio Superiore di Sanità, ha finito per avere il sapore di una sorta di autorizzazione del Ministero della Salute; almeno per gli operatori dell’informazione. Se il Ministro Storace vuole compiere ulteriori passi di verifica, oltre quelli già ipotizzati dall’Ufficio Ispettivo della Direzione Generale della Farmacovigilanza, è certamente il benvenuto. Da un punto di vista tecnico-scientifico, debbo, però, fargli notare come, in questa vicenda, tutti coloro che si sono occupati della sperimentazione hanno finito per dare un parere favorevole. Del resto il mifepristone (RU486) è ampiamente trattato nella GUIDA ALL’USO DEI FARMACI edita dal Ministero della Salute ed ha già avuto il parere favorevole dell’Agenzia del Farmaco, allora la CUF, che l’ho ha inserito nell’elenco dei farmaci importabili per usi specifici, nella fattispecie per la Sindrone di Cushing di origine paraneoplastica. L’augurio è che anche in Italia venga attivata la procedura per la registrazione del mifepristone o, in alternativa, l’ampliamento delle indicazioni per le quali è possibile importare la RU486. Per entrambi i casi è utile attivare l’Agenzia del Farmaco, come è utile proseguire nella sperimentazione iniziata con tutte le necessarie verifiche.”
RU486, Viale a Storace: procedure corrette verificate dal Ministero
Sentite le dichiarazione del Ministro della Salute, Silvio Viale, esponente radicale ed uno dei medici responsabili della sperimentazione sulla RU486 ha precisato: