La domanda che gira in queste ore è se i fondi per la ricerca scientifica nella finanziaria ci siano o meno: la risposta è molto semplice, quei 177 milioni ci sono perché c’erano già prima e non perché siano stati aggiunti. Sono soldi stanziati di già per far “rientrare i cervelli”, come si usa dire.
Dunque la promessa fatta alla Senatrice e Professoressa Rita Levi Montalcini non corrisponde alla necessità per l’università, rimane infatti un deficit “mostruoso” rispetto all’anno precedente che riporta ad una domanda cruciale: l’università potrà sopravvivere a questi tagli?
Per la mia esperienza di professore universitario so che un taglio improvviso e di queste dimensioni avrà delle ripercussioni pesanti; anche se a questa considerazione va aggiunta la necessità di stare attenti ai tanti sprechi dell’università italiana. Certo, però, non si superano i problemi in questo modo, ma razionalizzando le strutture universitarie, per esempio scindendo il potere amministrativo da quello accademico.