Referendum, cerchiamo avvocati e notai per l’autenticazione delle firme

L’Associazione Luca Coscioni ha recentemente depositato in Corte di Cassazione la richiesta di referendum abrogativo per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia. Il quesito referendario si propone di abrogare parzialmente l’articolo 579 del codice penale che di fatto impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale nel nostro Paese. La raccolta di almeno 500.000 firme di elettori previste per la richiesta di referendum si terrà a luglio, agosto e settembre 2021.

Per questo l’Associazione Luca Coscioni lancia un appello agli avvocati di tutta Italia, con l’invito ad unirsi alla campagna: il loro ruolo è infatti fondamentale nell’ambito della raccolta firme perchè hanno la facoltà di autenticarle, insieme a cancellieri, notai, parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri comunali, consiglieri regionali e dipendenti comunali.

L’art. 16-bis della legge n. 120/2020 di conversione del c.d. Decreto Semplificazioni (D.L. 76/2020) ha introdotto, infatti, modifiche all’articolo 14 della legge 53/1990 estendendo agli avvocati la competenza ad autenticare le sottoscrizioni previste dalla legge, inclusi i referendum e le proposte di legge di iniziativa popolare. L’articolo 14 della legge 53/1990 oggi include anche gli avvocati iscritti all’albo che abbiano comunicato la loro disponibilità all’ordine di appartenenza.

Si potrà fare inviando la comunicazione tramite PEC. Non sarà necessaria altra autorizzazione.

QUI le istruzioni e dopo aver seguito le istruzioni indicate chiediamo di segnalare la disponibilità al Comitato eutanasia legale tramite la registrazione a questo Link. 

Un ruolo importante grazie al quale l’avvocato ha la possibilità di ricoprire funzioni pubbliche e di supporto alla vita democratica del nostro Paese.

Approfondimenti sul quesito referendario