Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
Apprendiamo dalle agenzie la dichiarazione del Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, secondo il quale, relativamente ai referendum del 12-13 giugno, “non si può correre il rischio di immolare sull’altare di una palese disinformazione di massa (…) la sfida della vita (…) sulla cui comprensione profonda serve certamente più di un mese di confusa campagna elettorale”; sempre per Marziale, non sussisterebbero le condizioni di completa informazione auspicate da Ruini, e dunque l’Osservatorio si avvarrà di tutte le possibilità, tra le quali però Marziale menziona soltanto l’astensione.
Olte a chiederci cosa c’entri l’astensione ai referendum con la tutela dei minori, ciò che più ci stupisce è il fatto che tale Osservatorio si fregi addirittura del “Patrocinio del Ministero delle Comunicazioni”, cioè del patrocinio da parte di un soggetto che dovrebbe svolgere parte attiva nella promozione dell’informazione sui referendum, e che dovrebbe vigilare sul rispetto delle convenzioni tra stato e RAI che sono dal Ministero stesso stipulate. Ci auguriamo che il Ministro Landolfi non voglia tollerare il fatto che un soggetto da lui patrocinato decreti la “disinformazione di massa” e la “confusa campagna elettorale”, per poi, invece che richiedere una maggiore informazione, prodursi in una nemmeno troppo velata indicazione all’astensione.
Che il Ministero tolga il patrocinio all’Osservatorio sui diritti dei Minori ci parrebbe un atto di chiarezza ancor più necessario e urgente se pensiamo che tale osservatorio è stato in passato chiamato a partecipare – immaginiamo con quale amore per una corretta informazione – nella Commissione per il riassetto del sistema radiotelevisivo del Ministero delle Comunicazioni preposta alla stesura del “Codice Gasparri” per l’autoregolamentazione Tv e Minori, nella Commissione ministeriale preposta alla stesura del Contratto di Servizio tra Ministero delle Comunicazioni e Rai-Radiotelevisione Italiana e nella Commissione ministeriale preposta a redigere il Codice Internet & Minori.