Se i medici non si autodenunciano vanno denunciati per violazione della legge. Perché non ci sono medici testimoni di Geova nei centri di trasfusione del sangue?
Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione radicale Certi Diritti
Quanto documentato oggi dal quotidiano Repubblica a pagina 9, sull’impossibilità nei week end di trovare medici disposti a prescrivere la ‘pillola del giorno dopo’ in diverse città italiane, dimostra il livello di ipocrisia e illegalità che si manifesta sotto la voce ‘obiezione di coscienza’.
Essere obiettore di coscienza, come insegna la storia politica dei radicali, è assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, anche andando in galera autodenunciandosi, non certo imponendo a tutti i cittadini la propria visione fondamentalista della vita, violando impunemente la legge. Se i medici ‘obiettori’ non si autodenunciano li denunciamo noi. Nessun direttore sanitario, del resto, deciderebbe di mettere medici Testimoni di Geova nei centri di trasfusione del sangue e se lo facessero, quegli stessi medici pseudo obiettori che non prescrivono le ricette per i medici contraccettivi, avrebbero forse qualcosa da dire.
La responsabilità della diffusa presunta obiezione di coscienza è quindi anche dei Direttori sanitari che dovrebbero vigilare sulla applicazione della legge, difatti l’obiezione di coscienza per i medici è prevista solo per la Legge 194, quando è in corso una gravidanza, non certo per la prescrizione di un medicinale contraccettivo d’emergenza.
Il coordinamento legale ‘soccorso civile’, dell’Associazione Luca Coscioni, sostiene e aiuta coloro che si sono imbattuti in Ospedali nel week end con medici che non rispettano la legge non prescrivendo la ‘pillola del giorno dopo’.
Al sito internet http://old.associazionelucacoscioni.it/pillola_del_giorno_dopo è possibile scaricare il modulo tipo per denunciare alla magistratura coloro che vogliono imporre a tutti la propria visione fondamentalista della vita.