"Era ora. Rischiava di diventare una telenovela come quella della Ru416". E’ la reazione del medico ginecologo Silvio Viale, primo a sperimentare in Italia la pillola abortiva, al sì del Consiglio Superiore di Sanità alla pillola dei cinque giorni dopo.
"Adesso mi aspetto – ha aggiunto – che il prossimo passo sia l’abolizione della ricetta obbligatoria per la contraccezione di emergenza, come gia’ avviene nei paesi europei e negli Usa".
"Oggi, addirittura – osserva Viale – la ricetta e’ personale e non ripetibile, costringendo cosi’ le donne a umilianti pellegrinaggi da un ospedale all’altro". "Non c’era alcun motivo scientifico – conclude – per negare l’autorizzazione alla pilloladei cinque giorni dopo. Il meccanismo è lo stesso delle contraccezioni di emergenza".