Per vivere liberi fino alla fine: è questa la frase scelta per lanciare l’iniziativa che si propone di legalizzare l’eutanasia e il testamento biologico. Si tratta di una legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Uaar, Exit Italia, Amici di Eleonora Onlu, Associazione radicale Certi Diritti e Rifondazione Comunista, che intende dare al cittadino una nuova possibilità di scelta, da attuare quando la propria esistenza si ritenga ormai non più degna di essere chiamata vita. I casi eclatanti di Luca Coscioni, Piero Welby ed Eluana Englaro, insieme a molti altri meno noti, hanno posto il problema all’opinione pubblica. L’ultimo sondaggio dell’Osservatorio sul Nord Est, pubblicato dal Gazzettino, sull’orientamento della popolazione verso la “dolce morte” ha rilevato che il 62% del campione si è dichiarato molto o moltissimo d’accordo con l’affermazione “quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede”. Servono 50mila firme dei cittadini affinchè la proposta di legge diventi occasione di libertà, che imponga alla politica di confrontarsi e scegliere di governare fenomeni che nell’ombra esistono.
L’iniziativa sarà presentata
Lunedì 27 maggio alle ore 12.30
Sala Nassiriya – Piazza Capitaniato 19, Padova
Saranno presenti:
Filomena Gallo, Segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Massimo Albertin, Medico, Uaar Padova
Daniela Ruffini, Presidente del Consiglio Comunale di Padova
Ines Testoni, Professoressa di Psicologia delle Relazioni di Fine-Vita, Perdita e Morte Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova
Maria Grazia Lucchiari, Direzione Radicali Italiani
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.