Ora l’area assistenza “Lost & Found” dell’Aeroporto di Fiumicino è finalmente accessibile

Il Leonardo da Vinci era stato diffidato dall’Associazione Luca Coscioni

L’area assistenza bagagli “Lost and Found” dell’Aeroporto di Roma Fiumicino diventa accessibile a seguito della diffida emessa lo scorso luglio dall’Associazione Luca Coscioni nei confronti della SpA Aeroporti di Roma per condotta discriminatoria, dopo la segnalazione da parte di una persona con disabilità motoria che aveva trovato inaccessibile il servizio.

“Il desk in questione era infatti privo di personale – racconta l’avvocato Alessandro Gerardi che ha seguito il caso – pertanto il passeggero si è trovato costretto a compilare autonomamente sullo schermo un suo reclamo, ma essendo posizionato troppo in alto in quanto pensato per una persona cosiddetta “normodotata”, non risulta in alcun modo utilizzabile dalle persone con disabilità motoria che si spostano con l’ausilio della sedia a ruote. Inutile ricordare che tutte le attrezzature, ubicate all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino, e destinate a fornire un servizio al pubblico degli utenti, devono essere rese accessibili, fruibili e utilizzabili da chiunque”

La risposta di Aeroporti di Roma:

Con riferimento all’accessibilità dei servizi in aeroporto, La informiamo che, anche in collaborazione con ENAC, abbiamo effettuato specifici interventi finalizzati alla modifica del banco “lost & found” oggetto della Sua segnalazione (vedasi foto in allegato). Inoltre, in un’ottica di continuo miglioramento, stiamo adeguando le infrastrutture per renderle sempre più fruibili ai passeggeri a ridotta mobilità e in tal senso sono già presenti in aerostazione: Banchi informazioni, Aree di attesa con sedute adeguate, Front Office Vat refund e Biglietterie.

“Prendiamo atto dell’intervento”, aggiunge l’Avvocato Rocco Berardo, coordinatore delle iniziative sulla disabilità dell’Associazione Luca Coscioni. “L’azione si inserisce nell’ambito dell’impegno dell’associazione, obiettivo rinnovato al XIX Congresso appena concluso a Modena. Continuiamo a combattere per la rimozione delle barriere architettoniche in questo paese, ricorrendo, se necessario, a misure legali per tutelare i diritti dei cittadini con disabilità, perché vengano anche predisposti e attuati i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) attraverso l’istituzione di Registri a livello regionale e nazionale”