Alla vigilia della riunione della Commissione legale dell’Assemblea generale dell’ONU che dovrà adottare una dichiarazione politica sulla “clonazione umana” continua lo scontro tra Costa Rica, USA, Italia e Vaticano e Belgio, Gran Bretagna e Corea del Sud per trovare uno compromesso che non vada contro quei paesi che hanno legalizzato la cosiddetta clonazione terapeutica. Malgrado il protrarsi dei negoziati il compromesso resta ancora lontano.
Il 17 febbraio, l’Associazione Luca Coscioni e il Partito Radicale Transnazionale sono tornati a scrivere a tutti gli ambasciatori presso le Nazioni unite invitandoli a respingere il compromesso italiano e a lavorare per “trovare regole che affermino il diritto alla vita e alla salute garantendo libertà di scienza, coscienza e conoscenza