M.CAPPATO: “SUL FRONTE INTERNAZIONALE ESISTE UN VERO E PROPRIO “CASO ITALIA FRUTTO DI OSTILITA’ DEGLI ULTIMI GOVERNI”
Il Comitato per i diritti economici, sociali e culturali dell’Onu lo scorso 14 ottobre ha rilasciato le osservazioni conclusive sull’Italia. In particolare, il Comitato esprime “preoccupazione per l’approccio punitivo al consumo di droghe” così come per il limitato accesso all’aborto, esacerbato dal personale sanitario che effettua obiezione di coscienza, portando le donne in gravidanza a sottoporsi ad aborti non sicuri. Il Comitato poi si esprime anche a proposito della legge 40 sulla Procreazione Medicalmente Assistita, sottolineando che le sue “irragionevoli restrizioni e limitazioni” non sono compatibili con il diritto a beneficiare del progresso scientifico e il Diritto alla Salute. Il Comitato esprime preoccupazione anche sul tema dei diritti delle persone con disabilità.
“Gli impegni internazionali dell’Italia nei confronti dell’ONU e delle Convenzioni internazionali sulle droghe erano stati usati dall’allora Presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato come pretesto per impedire ai cittadini italiani di votare sul referendum sulla cannabis”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Ora “scopriamo” che l’ONU solleva obiezioni nei confronti dell’Italia esattamente per le motivazioni opposte rispetto a quelle accampate da Amato, e cioè che l’ONU esprime “preoccupazione per l’approccio punitivo al consumo di droghe” nel nostro Paese. Dubitiamo che la politica italiana saprà ascoltare le parole del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali dell’Onu ha espresso. E’ infatti troppo spesso il muro dell’ideologia che separa dalla realtà i nostri rappresentanti istituzionali. Il nostro referendum sarebbe stato un’occasione perfetta. Non ci arrendiamo e percorreremo ogni altra strada.
Anche su aborto, disabilità e fecondazione assistita e diritto alla salute le critiche dell’ONU sono in linea con gli obiettivi approvati dal Congresso dell’Associazione Luca Coscioni di Modena. Sul fronte dei diritti civili a livello internazionale esiste un vero e proprio “caso Italia”, che è il frutto della disattenzione e dell’ostilità dei Governi di ogni colore degli ultimi anni, inclusi coloro che da sinistra ora si stracciano le vesti di fronte al pericolo della nuova maggioranza”.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.