“Dobbiamo pensare e agire creativamente, per uscire da questa crisi e proporre modelli sociali nuovi e funzionali, lo statalismo è fallimento, le privatizzazione serie a causa della classe politica non partono e quando avvengono falliscono perché sono sistemazioni clientelari politiche degli amici e di amici degli amici, allora proponiamo la terza via, quella della creatività, del vero mercato e dell’autogestione”: dichiara Domenico Letizia, vicino al Movimento Libertario, segretario dell’Associazione Luca Coscioni Caserta e tra i fondatori dell’Associazione Radicale di Caserta “Legalità e Trasparenza”, Letizia propone tali modelli a partire dall’energia pulita.
A Caserta e in Terra di Lavoro, come altrove in Campania, bisogna diffondere una cultura all’auto-organizzazione e si potrebbe partire proprio dalla produzione di energia elettrica attraverso pannelli solari. E’ inutile proporre modelli gestionali di finanziamento pubblico e sovvenzioni a chi vuol produrre solare, l’assistenzialismo anche minimo, produce solo parassitismo e non-produttività, lasciamo spazio alla fantasia del cittadino e le istituzioni politiche e sociali si facciano da parte nella produzione di energia solare. Dunque partiamo dall’energia solare, come fare? Il modello viene dall’Australia ed è riportato in questo sito in lingua inglese: http://www.localpower.net.au/ . In Italia modelli simili li riscontriamo nei gruppi di acquisto organizzati e autogestiti, il modello australiano consiste nel mettere insieme volontariamente cittadini di uno stessa strada, contrada o quartiere o perché no, anche, piccole cittadine e raggiunto un certo numero di aderenti, quindi volontariamente e con consapevolezza del progetto, iniziare a comprare pannelli solari, che attualmente in Italia costano davvero tanto, il costo per i primi pannelli solari risulta spalmato data la percentuale di famiglie che si divide il costo, successivamente l’energia in sovrappiù viene venduta agli enti e con il guadagno si acquistano altri pannelli, riuscendo a coprire molte zone di una città. Tale modello energetico col tempo non può che produrre guadagni, far bene all’ambiente e rendere indipendenti dallo stato e dalla fornitura dell’energia elettrica dei monopoli. Il modello in Australia sembra funzionare, perché non dovrebbe funzionare qui, nel Casertano o in qualsiasi provincia? Gli spunti per una riflessione ci sono, è così difficile far diventare le idee, concretezza?
http://www.ilcasertano.it/sviluppo/?p=32588