Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Altro che Far West, superare gli assurdi divieti e le proibizioni della legge 40 significa uscire dal Medioevo.
Ad essere evidente è il gioco dei vari Sacconi, Roccella e Giovanardi, che fingono di non conoscere la Costituzione e tentano di far passare per volontà popolare quella che invece è la volontà di un potere corrotto e neoclericale, affermatosi contro legge e democrazia.
L’incostituzionalità della legge 40 era nota sin dall’origine, fu approvata grazie alla disattenzione di allora dei mass media che fu determinata dal rifiuto di Berlusconi e Rutelli, all’epoca candidati premier, di affrontare in campagna elettorale i temi che Luca Coscioni aveva posto come capolista Radicale.
Quanto al referendum promosso da noi Radicali, non scherziamo: 12 milioni di italiani votarono per abrogare la legge 40. Il quorum fallì non perché l’opinione pubblica fosse ferma su posizioni oscurantiste, ma per il sabotaggio operato dall’informazione di regime che nascose agli italiani la vera partita che era in gioco. Ricordate i Porta a Porta dedicati alla famigerata clonazione dei raeliani?
Ora che gli italiani hanno capito sulla loro pelle cosa è la legge 40, si ribellano andando dai giudici per tutelare i loro diritti. Se interpellati, oggi sceglierebbero senza dubbio l’Agenda Coscioni piuttosto che l’Agenda Sacconi.
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