Filomena Gallo commenta: “In vent’anni sono nati 14.000 bambini che non sarebbero potuti venire al mondo se ci fossero stati i divieti incostituzionali previsti dal testo originario”
Restano altri divieti da eliminare: accesso alle tecniche per single e coppie dello stesso sesso, donazione alla Ricerca degli embrioni non idonei ad una gravidanza, regolamentazione della Gravidanza solidale per Altri. Vanno, inoltre, rimosse le disuguaglianze tra Regioni nell’accesso a tutte le tecniche a carico del Servizio sanitario nazionale
Il 10 febbraio 2004 veniva approvata dal Parlamento la legge 40, “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”. Il 19 dello stesso mese firmata e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore il 10 marzo.
Una legge colma di divieti incostituzionali contro il diritto alla salute riproduttiva, alla libertà di scelta nell’accesso alle cure e contro la libertà di ricerca scientifica, che l’avvocata Filomena Gallo, insieme all’Associazione Luca Coscioni, di cui è Segretaria, e ad altre associazioni di pazienti e coppie ha da subito posto al centro di un’incessante azione politica e di difesa legale.
Nel 2005 (il 12 e 13 giugno) venne promosso un referendum popolare sull’abrogazione di buona parte dei divieti che andavano contro il diritto alla salute. Non fu raggiunto il quorum ma l’80% di chi votò scelse di cancellare le proibizioni sulla fecondazione assistita e sulla ricerca sulle cellule staminali embrionali.
La Legge 40 compie 20 anni, il video: Come l’abbiamo migliorata, cosa resta da fare
Negli anni l’Associazione Luca Coscioni ha attivato giurisdizioni nazionali e internazionali rendendo possibile:
- la fecondazione di più di tre gameti cancellando l’obbligo di contemporaneo impianto;
- la fecondazione eterologa;
- l’accesso alla PMA per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche.
Restano il divieto di ricerca scientifica sugli embrioni non idonei per una gravidanza, su cui il Parlamento è stato chiamato a legiferare nel 2016 dalla Consulta, la discriminazione di accesso alle tecniche e la disuguaglianza tra Regioni. Oggi lottiamo con chi per diventare genitore ha bisogno di accedere alla gravidanza solidale per altri, senza commercializzazione, con garanzie e tutele di tutti i soggetti coinvolti. Una proposta di legge elaborata da Filomena Gallo e altre associazioni è attualmente depositata in Parlamento, a firma Riccardo Magi (alla Camera) e Ivan Scalfarotto (Senato).
“Sono trascorsi 20 anni, molti governi e legislature sono cambiati, ma non è mai il momento di parlare di una riforma della legge che ci vedeva secondi solo al Costa Rica per numeri e qualità dei divieti nell’applicazione di tecniche che ‘consentono’ – così dice la legge – la fecondazione medicalmente assistita per provare ad avere un figlio” ha dichiarato Filomena Gallo.
“Non finirò mai di ringraziare le tante coppie che in questi anni ho difeso dalla legge 40, perché hanno deciso di dire no a una legge che impediva loro di diventare genitori. Grazie alle conquiste raggiunte con l’intervento della Corte costituzionale dal 2010 ogni anno nascono circa 14.000 bambini che altrimenti non sarebbero mai nati. Continueremo a ricorrere ai tribunali per eliminare gli ultimi divieti”.
➡ Le nostre richieste al Ministro della Salute Orazio Schillaci
➡ La Conferenza stampa 20 anni di legge 40
➡ Lettera di Maurizio Fravili, malato di Parkinson, al Ministro della Salute Orazio Schillaci
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.