Dichiarazione di Chiara Lalli, docente di Logica e Filosofia della Scienza, Università "Sapienza" e membro del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni.
Il senatore Alfredo Mantovano (AN), commentando gli effetti del divorcio exprés spagnolo, ha affermato che dal 2005 al 2006 in Spagna c’è stato un incremento delle rotture dei matrimoni del 330%. Questo grazie all’effetto "zapaterismo", che per Mantovano significa "una deriva di dissoluzione e di spappolamento" (comunicato stampa, Mantovano (AN): i dati spagnoli sul "divorzio express", 16 novembre 2007). Al di là del discutibile giudizio di Mantovano sul leader spagnolo, le percentuali che cita sono assolutamente sbagliate. Sarebbe bastato leggere qualche articolo della stampa iberica nei quali la percentuale corretta è spesso presente addirittura nei titoli (o controllare sul sito dell’Instituto Nacional de Estadísticas) per evitare errori grossolani.
In particolare un articolo ne "el Mundo" (del 15/11/2007) chiarisce i dati e chiarisce la svista, intenzionale o accidentale non è dato sapere:
1. Il numero dei divorzi nel 2006 è stato di 126.952, che significa un rilevante incremento del 74,3% rispetto alla cifra registrata l’anno precedente.
2. Eccezionale aumento dei matrimoni sciolti prima di un anno (del 330,6% rispetto al 2005), risultato del cambiamento legislativo prima citato.
La percentuale citata da Mantovano si riferisce dunque ai divorzi nei matrimoni durati meno di 1 anno, e non ai divorzi in generale. Sarebbe utile informarsi prima di rilasciare dichiarazioni. Pochi minuti spesso sono sufficienti per sottrarsi all’approssimazione e al sentito dire.
Quello che in Italia si chiamerebbe "divorzio breve" non è di certo la causa dei divorzi, ma uno strumento legislativo migliore e più agevole per quanti hanno già deciso di divorziare e sarebbero costretti altrimenti ad aspettare anni (proprio come accade in Italia).