La Commissione Giustizia esclude dalla discussione la nostra proposta di legge sulla regolamentazione della Gravidanza solidale per altri

Secondo quanto pubblicato sul sito della Camera dei Deputati, nel calendario della Commissione Giustizia, alle ore 18:00 di oggi è prevista un’audizione nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 306 Meloni e C. 2599 Carfagna, recanti modifica all’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 49, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano. Continuano così le audizioni in Commissione Giustizia della Camera sulle proposte di legge a firma delle deputate Mara Carfagna e Giorgia Meloni che vorrebbero rendere ‘reato universale’ la maternità surrogata. È stata invece scartata la richiesta di abbinare alla discussione la proposta di legge, a prima firma dell’onorevole Guia Termini, che prevede l’introduzione e la regolamentazione della gravidanza per altri solidale (GPA) nel nostro Paese.

“Questa modalità è inaccettabile”, replicano l’associazione Luca Coscioni, l’associazione Famiglie Arcobaleno, l’ufficio Nuovi Diritti della Cgill’Associazione Nazionale genitori ragazze con Sindrome di Rokitansky e l’Associazione Certi Diritti. “Chiederemo di essere tutti auditi alla Camera nel corso di queste consultazioni. Da associazioni e organizzazioni direttamente coinvolte e da rappresentanti di persone che vivono queste esperienze sulla propria pelle, non possiamo accettare che si proceda senza dare voce a queste istanze. La gestazione per altre e altri non è un concetto astratto ma una realtà e l’unica possibilità di diventare genitori per molte famiglie, i divieti italiani non fanno che complicare la vita delle persone per mere questioni ideologiche” hanno aggiunto.

“Se non ci fosse questa volontà da parte della Commissione – concludono -, ci riserviamo di scendere di nuovo in piazza e mettere in atto tutte le azioni possibili per far ascoltare le voci di coloro che una parte politica vorrebbe ridurre al silenzio, mentre dovrebbero essere i primi e le prime a far sentire la propria voce per poter portare la loro esperienza dì vita su questo argomento”.