La proposta di legge è stata proposta dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritta trasversalmente in Consiglio regionale. L’obiettivo è definire procedure e tempi certi per garantire il diritto alla morte volontaria medicalmente assistita
È stata depositata oggi nel Consiglio regionale del Molise la proposta di legge regionale promossa dall’Associazione Luca Coscioni, intitolata Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito. La prima firmataria è la consigliera PD Alessandra Salvatore, e la proposta è sostenuta da dieci consiglieri di maggioranza e opposizione. L’iniziativa intende garantire tempi e procedure certi per l’accesso alla morte volontaria medicalmente assistita per le persone nelle condizioni stabilite dalla Corte Ccostituzionale.
La proposta si fonda sulla sentenza “Cappato – DJ Fabo” della Consulta 242 del 2019, che ha depenalizzato l’”aiuto al suicidio” in casi ben determinati. L’iniziativa si inserisce nel solco della campagna nazionale Liberi Subito, promossa dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni. Il testo prevede che la persona richiedente venga presa in carico da una commissione multidisciplinare permanente che entro venti giorni dovrà verificare la presenza dei requisiti stabiliti dalla Corte attraverso una valutazione clinica e il parere del Comitato Etico. Una volta completata la verifica, la Regione dovrà garantire, entro sette giorni, il supporto tecnico e farmacologico necessario. L’intero percorso dovrà essere concluso entro un massimo di trenta giorni dalla richiesta. Inoltre, è garantita la gratuità delle prestazioni sanitarie collegate, senza costi aggiuntivi per il richiedente e senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
La proposta ha raccolto consensi trasversali tra le forze politiche presenti in Consiglio, ricevendo l’adesione da parte di Consiglieri del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Fratelli d’Italia e della Lega. Un dato che conferma come il tema del fine vita non sia né ideologico né divisivo, ma una questione di civiltà e ascolto verso le persone che vivono ogni giorno la fatica di condizioni sanitarie irreversibili.
Filomena Gallo dichiara: “L’accesso al suicidio medicalmente assistito è già legale in Italia in forza di una sentenza della Corte costituzionale che ha valore di legge. Come Associazione Luca Coscioni chiediamo che il Servizio sanitario regionale, così come disposto dal giudicato costituzionale, possa rispondere con tempi certi alle richieste delle persone che soffrono. In Toscana la nostra proposta di legge è stata approvata ed è legge in vigore dal 2 aprile, in molte altre Regioni si stanno avviando discussioni analoghe. Il Molise può ora essere parte di questo percorso istituzionale che mira a rispettare la libera scelta della persona alla luce delle competenze regionali, senza scaricare sui malati o sui tribunali la responsabilità di dare concretezza a un diritto già riconosciuto. Chiediamo che la proposta venga calendarizzata e discussa al più presto”.
In questo contesto, l’Associazione ha anche presentato richieste di accesso agli atti in tutte le Regioni italiane per ottenere dati sulle richieste di suicidio assistito pervenute alle aziende sanitarie dal 2020 a oggi. Il Molise è tra le cinque Regioni che non hanno fornito alcuna risposta, eludendo di fatto l’obbligo di trasparenza amministrativa previsto dalla normativa italiana sull’accesso civico.
L’assenza di dati ufficiali rende ancora più urgente e necessaria l’approvazione della proposta di legge regionale, per uscire dall’attuale condizione di opacità e incertezza, e garantire alle persone malate un percorso chiaro e rispettoso del loro diritto all’autodeterminazione.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.