Il lungo cammino di Francavilla Fontana per l’attuazione del PEBA: Una vittoria dell’Associazione Luca Coscioni

Francavilla Fontana

Dopo anni di intenso lavoro, finalmente a Francavilla Fontana (BR) prendono il via i lavori frutto dell’approvazione del PEBA.

Il 14 novembre sono iniziati a Francavilla Fontana i primi lavori di attuazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, strumento urbanistico atteso da decenni e di cui il Comune si è dotato solo nel 2020. Il primo edificio interessato dagli interventi è il Comando di Polizia Locale dove sarà creata in questi giorni una rampa d’accesso, delle mappe tattili descrittive della struttura, dei percorsi loges, servizi igienici a norma per le persone con disabilità così come stalli riservati nel parcheggio antistante. Poi toccherà ad alcune Scuole cittadine. A seguire, gli interventi sul primo blocco di strade e marciapiedi.

Prima dell’approvazione del piano, nel 2016 il Comune di Francavilla Fontana, a seguito di un esposto presentato dalla locale cellula Coscioni, era stato diffidato dalla Regione Puglia per il mancato rispetto della l. 41/86 che obbliga ogni Comune a dotarsi del piano in modo da poter stabilire un cronoprogramma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Comune inadempiente, in base alla legge, dovrebbe essere commissariato.

Francavilla fu graziata dal momento che, poco dopo, l’Amministrazione allora in carica terminò il mancato in anticipo. Ma l’iniziativa della Coscioni fu utilissima per avviare una collaborazione con l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia che, a seguito di un incontro tenutosi a Bari con i militanti della Coscioni, realizzò una mappatura dei Comuni per conoscere quanti fossero dotati del piano e a distanza di qualche mese approvò le linee guida per la redazione dei PEBA.

Si scoprì che i Comuni a norma erano pochissimi ma da quel momento iniziò un impegnò straordinario a livello regionale, con finanziamenti stanziati in favore dei Comuni per la redazione dei progetti. Sergio Tatarano, già presidente della Cellula Coscioni, nel 2018 è entrato nell’Amministrazione Denuzzo quale assessore comunale con delega ai diritti civili e le pari opportunità e si è continuato a spendere per ottenere quell’obiettivo.

Nel 2019 Francavilla Fontana ha prima ottenuto un finanziamento regionale per la redazione del piano e poi ha intrapreso un percorso di coinvolgimento delle associazioni di disabili che hanno contribuito a segnalare le maggiori criticità esistenti nel territorio facilitando la scelta delle soluzioni tecniche, recepite dal progetto finale che nel 2020 è giunto in Consiglio dove è stato approvato all’unanimità. Da quel momento sono stati stanziati 200mila euro per il primo anno ed altrettanto per il secondo anno da utilizzare per immobili ed infrastrutture.

 ➡ Perché è utile il PEBA

Il Peba è uno strumento che consente di pianificare gli interventi di abbattimento di ogni barriera (non solo gradini per persone con mobilità ridotta ma anche la realizzazione di mappe tattili o percorsi loges o qualsiasi intervento per dare risposte a qualunque tipo di disabilità) senza dover inseguire segnalazioni estemporanee senza le quali molto spesso i Comuni finiscono, nel migliore dei casi, per dare soluzioni tardive e incomplete. L’accessibilità dei luoghi diventa così un elemento urbanistico fondamentale di programmazione a lunga scadenza, oltre che un segnale concreto di attenzione a tutte le persone ed un investimento sull’attrattività degli stessi Comuni con tutti gli effetti positivi che ne derivano.

In tal modo si può offrire un ordine conoscibile ed una trasparenza negli interventi che rappresentano l’aspetto più significativo sul piano politico, dal momento che il Comune si trova a dover scegliere alla luce del sole da dove partire e come procedere.

Nel caso di Francavilla Fontana, sono stati scelti gli immobili messi nelle condizioni peggiori mentre per le infrastrutture sono stati privilegiati i luoghi più
centrali in modo da seguire un percorso concentrico a partire dal Castello Imperiali, sede del Comune, per poi procedere verso la periferia.