«Per le droghe leggere, o meglio per le non droghe, che riguardano il fenomeno più socialmente diffuso nel paese, è molto positiva l’iniziativa del Ministro Ferrero: depenalizzare è importante, e importante è fare di tutto perché una persona non finisca in carcere per il fatto di consumare questa o quella sostanza». Con queste parole è intervenuto questa mattina in un’intervista a Radio Radicale, Marco Cappato, eurodeputato e segretario dell’Associazione Coscioni.
«La Rosa nel Pugno ha come obiettivi la depenalizzazione ma anche e soprattutto la legalizzazione di quel che riguarda il problema droga in generale, ovviamente con un diverso grado di apertura a seconda della pericolosità delle sostanze, ma tutto nel segno del controllo legale. Per esempio per una sostanza quale l’eroina deve voler dire innanzitutto, come in Svizzera, la somministrazione sotto controllo medico».
«A questo punto occorre che si apra un dibattito anche parlamentare – conclude Cappato – e ci auguriamo possa esserlo a partire non da dati ideologici ma dalla efficacia non solo della legge Fini-Giovanardi, che è di recentissima approvazione, ma anche delle legislazioni dei decenni scorsi attestate solo su una visione proibizionista che, non dimentichiamolo, alimenta e produce i migliori proventi della mafia e della criminalità organizzata».