Contro l’ipocrisia della partitocrazia: amnistia e referendum

Comitato Promotore Siena
Comunicato del comitato promotore per il sì di Siena

Il governo ha fissato la data dei referendum sulla legge sulla fecondazione assistita il 12 e 13 giugno con l’evidente intenzione di sabotarli sperando di favorire l’astensione. Marco Pannella è al sesto giorno di sciopero della sete per aiutare i potere politico a essere coerente con l’omaggio, francamente intollerabile, rivolto a Giovanni Paolo II.
Alla proposta di Marco Pannella di amnistia per i detenuti che oggi nelle carceri vivono in condizioni disumane, carceri che, grazie alla prescrizione e all’obbligatorietà dell’azione penale, sono diventate luoghi di pena solo per i poveracci, ci si sarebbe aspettati una risposta forte da parte di tutti i politici che non più di due anni fa, a Camere riunite, applaudirono con entusiasmo alle parole del papa che chiedeva un atto di clemenza: quale modo migliore per rivolgere il proprio dolore, quale modo migliore per onorare un papa così tanto amato.
E’ la stessa disgustosa ipocrisia che si riscontra nella santificazione del popolo degli embrioni in contrasto con la salute della donna e la speranza di milioni di malati, persone con una propria individualità, ricche di calore umano, di desideri e di intelligenze.
Si ipotizza una fantasmagorica sofferenza degli embrioni, ma non ci si occupa del dolore reale, concreto di cui tutti noi abbiamo fatto o potremo fare esperienza, come quello dei detenuti, dei malati e delle donne che desiderano un figlio sano.
Il potere impotente di fronte alle istanze dei cittadini diventa solo autoconservazione. Spaventato, imputridisce e con se stesso la legalità, il diritto e l’informazione.