Biotestamento: pubblicato il decreto per la Banca dati nazionale

immagine di una donna che firma il proprio testamento biologico

Il regolamento definisce i contorni della banca dati per la conservazione dei testamenti biologici, i soggetti che possono inserire le DAT depositate e le modalità di accesso ai documenti. Completati i passaggi burocratici, attendiamo ora la creazione vera e propria.

Consulta qui il regolamento della Banca dati per la registrazione delle DAT – Qui puoi consultare il disciplinare tecnico

All’inizio di dicembre 2019, il ministro della Salute Roberto Speranza firmava il decreto per la creazione della Banca dati nazionale per le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT, il cosiddetto testamento biologico o biotestamento), con un anno e mezzo di ritardo dal termine previsto dalla legge. Abbiamo dovuto attendere venerdì 17 gennaio 2020 per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Manca ora l’implementazione vera e propria del sistema di raccolta delle DAT per rendere pienamente operativa la legge 219/2017.

L’obiettivo della Banca dati nazionale è quello di effettuare la raccolta delle copie delle DAT, garantirne il tempestivo aggiornamento in caso di rinnovo, modifica o revoca e di assicurarne la piena accessibilità da parte del medico curante, del disponente e del fiduciario. Il Ministero della Salute potrà invece utilizzare i dati contenuti, in modo anonimo e aggregato, esclusivamente per finalità di rendicontazione pubblica.

Ad alimentare la Banca dati, seguendo le istruzioni contenute nel disciplinare tecnico, saranno gli ufficiali di stato civile dei comuni in cui sono state depositate le DAT, gli ufficiali di stato civile delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero, i notai e i capi degli uffici consolari italiani all’estero, nell’esercizio delle funzioni notarili, nonché i responsabili delle unità organizzative competenti nelle Regioni che abbiano adottato modalità di gestione della cartella clinica o del fascicolo sanitario elettronico o altre modalità di gestione informatica dei dati degli iscritti al Servizio sanitario nazionale, e che abbiano, con proprio atto, regolamentato la raccolta di copia delle DAT.

Sicuramente un grande passo in avanti per rendere pienamente operativa la legge sul biotestamento. Ciò che manca ancora è una vera e propria campagna informativa verso la cittadinanza. Anche questo era ed è un obbligo di legge, al momento del tutto disatteso. Per questo come Associazione Luca Coscioni abbiamo lanciato un appello al Ministro Speranza che conta già quasi 10mila sottoscrizioni.