“Antiproibizionisti sul sesso, sulla scienza, sulle droghe…su tutto”

Matera – Sabato 7 gennaio, Sit-in e Conferenza Stampa: “ANTIPROIBIZIONISTI SUL SESSO, SULLA SCIENZA, SULLE DROGHE…SU TUTTO”
A PARTIRE DALLE ORE 15.00
VIA ROMA (DI FRONTE HOTEL SAN DOMENICO)
SIT-IN E CONFERENZA STAMPA

RADICALI LUCANI IN COLLABORAZIONE CON L’ASS. COSCIONI

Matera – Abbiamo appreso in queste ore che il Ministro Storace parteciperà ad un convegno dal titolo “La Vita Innanzitutto”. Ebbene, riteniamo doveroso onorare la presenza del signor Ministro, e di tutti gli altri partecipanti al convegno, con un silenzioso, ma ci auguriamo eloquente Sit-in dal titolo: “ANTIPROIBIZIONISTI SUL SESSO, SULLA SCIENZA, SULLE DROGHE…SU TUTTO”. Alla manifestazione interverrà Maurizio Bolognetti, segretario Radicali Lucani e consigliere Associazione Coscioni. Saranno inoltre presenti Mario Colella, Presidente Radicali Lucani, Maria Antonietta Ciminelli, Direzione Radicali Lucani, Agostino Dipierri, Direzione Radicali Lucani e Michele Latorraca, Direzione Radicali Lucani.

Anche se con qualche ora di ritardo, ci auguriamo di poter consegnare al Ministro Storace un gentile omaggio, non sarà certo carbone, ma qualcosa che possa servirgli da utile pro-memoria quando tornerà ad occuparsi di “prevenzione dell’aborto”.

Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Consigliere Associazione Coscioni.

Noi difensori della vita del diritto e del diritto alla vita, noi che crediamo nella religione della libertà, sentiamo di dover onorare la visita del Ministro Storace e di tutti i relatori presenti al convegno dal titolo “La vita innanzitutto”, sentiamo di dover offrire il nostro contributo a un dibattito possibile e auspicabile. La vita innanzitutto, chi più di noi può dirlo, anzi gridarlo. Noi difensori della libertà, della democrazia, dei diritti umani. Noi che ci battiamo per la libertà di cura, di ricerca, di scelta. Noi che difendiamo la vita e le libertà di uomini in carne ed ossa da coloro che, al grido di popolo degli zigoti unitevi, negano vita, speranza, libertà, imponendo la loro morale, distruggendo la laicità dello Stato. Quest’aria da ventennio, nutrita da destra e da sinistra da ipocriti premi di maternità, è davvero soffocante. A coloro che pretendono di scaricare sulla collettività, su ogni uomo e ogni donna di questo Paese il proprio inferno, proponendo di continuo ammuffite, marce ricette, capaci solo di produrre drammi e sofferenze, vogliamo provare a raccontare un altro mondo possibile.

A coloro che propongono le guardie bianche nei consultori, diciamo che per ottenere un ulteriore calo degli aborti occorre più informazione sessuale e contraccettiva e, contemporaneamente, occorre offrire la possibilità di abortire con un minor trauma e un minor rischio attraverso l’aborto farmacologico. A coloro che in tema di droghe(quelle dichiarate illegali) continuano a proporre fallimentari ricette proibizioniste, diciamo legalizzazione e politiche di riduzione del danno. Vogliamo parlare di eutanasia e di eutanasia clandestina; vogliamo ancora una volta tornare a parlare della ricerca vietata, di speranze negate, di vite vissute in un dolore gratuito. Vogliamo rivolgerci a coloro che di fronte al dilagare dell’Aids propongono come soluzione la castità. Vogliamo rivolgerci a coloro che di fronte al boom demografico, che rischia di seppellire questo piccolo pianeta, definiscono l’uso di anticoncezionali un crimine contro l’umanità. Vogliamo parlare e confrontarci con coloro che sembrano avere nostalgia di una Italia che non c’è più e che ci auguriamo non ritorni. Vogliamo capire perché, anziché affrontare il tema dell’Ivg attraverso campagne di informazione sessuale e contraccettiva, Ministri della Repubblica ritengono di dover appaltare i consultori ad organizzazioni, che, a costo di essere sgradevoli e poco moderati, ci sentiamo di definire integraliste. Vogliamo ancora una volta parlare di laicità, e vogliamo farlo rivendicando il fatto che noi soli in questi anni abbiamo difeso il diritto alla libertà di culto di minoranze perseguitate, ad iniziare dall’etnia cristiana Montagnard. Noi difensori della laicità dello Stato e convinti assertori del motto di Cavour “Libera Chiesa in Libero Stato”, sabato pomeriggio ci saremo per dare voce ad un’altra Italia, ci saremo anche nel nome dell’alternativa laica, socialista, liberale, radicale rappresentata dalla Rosa nel Pugno.