“È impossibile punire la Gestazione Per Altri anche se commessa all’estero.”

Filomena Gallo commenta la risposta della Commissione europea ad una interrogazione parlamentare avanzata dal Gruppo Identità e Democrazia

“Proprio nei giorni in cui la Commissione Giustizia della Camera ha adottato come testo base il progetto di legge Meloni, con cui si vuole punire la maternità surrogata anche se commessa legalmente all’estero, la Commissione europea interviene in linea con quanto più volte affermato dai giuristi dell’Associazione Luca Coscioni: estendere le sanzioni penali anche alla gravidanza per altri eseguita all’estero non tiene conto della sovranità degli Stati sulle materie di loro competenza esclusiva. La Commissione afferma testualmente che la maternità surrogata non è esplicitamente disciplinata dal diritto dell’UE e rientra nelle competenze esclusive dei singoli Stati membri legiferare a livello nazionale e garantire che i diritti fondamentali siano effettivamente rispettati e tutelati, in conformità della legislazione nazionale e degli obblighi internazionali in materia di diritti umani“.

Questo il commento di Filomena Gallo che, con esperti e altre associazioni, ha elaborato la proposta di legge depositata alla Camera dei deputati a firma dell’onorevole Guia Termini, per regolamentare la Gestazione per altri in Italia nella versione solidale, quindi senza commercializzazione.

“Infatti pur prevedendo, il nostro ordinamento, la possibilità di perseguire reati anche se commessi fuori dal territorio italiano, la condizione necessaria è che la condotta costituisca reato anche nel paese estero (principio della doppia incriminazione). Per questi motivi abbiamo inviato una richiesta al Presidente della Camera, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia e Affari Sociali nonché a tutti i capigruppo, per chiedere un incontro urgente con i rappresentanti delle associazioni, i professionisti che hanno lavorato alla proposta di legge e le persone che hanno personalmente affrontato un percorso di gravidanza per altri.

L’obiettivo è far conoscere le realtà e le storie di chi vorrebbe accedere al diritto alla scienza, usufruendo delle tecniche di procreazione assistita più idonee e chiedere la calendarizzazione immediata con audizioni sulla nostra proposta di legge. Purtroppo c’è chi considera ancora la gestazione per altri una pratica “disumana”. Disumano è impedire di avere dei figli a chi non può portare avanti una gravidanza” ha proseguito Gallo.


Approfondimenti

➡ QUI l’Interrogazione parlamentare n. P-001015/2022 del 15/03/2022

QUI la risposta della Commissione europea del 05/05/2022