Salve, un saluto a tutti. Io sono il segretario dell’associazione “Rientro dolce” e sono venuto a portare un saluto all’associazione Luca Coscioni da vecchio iscritto. Arrivando qua mi sono iscritto perchè le associazioni vivono anche dei finanziamenti e invito i miei amici di Rientro dolce – al di là del fatto che ci possono essere dibattiti, si viene qua e si esprimono opinioni. Fatto questo doveroso saluto, volevo ricordare un bel lavoro fatto sulla demografia sulla rivista Coscioni, si era parlato di libertà della donna, autodeterminazione, una serie di cose da portare nel mondo, c’è un sacco di lavoro da fare. Vengo a fare qualche osservazione: io ho apprezzato gli interventi di Elisabetta e di Sergio, che ormai ho l’onore di avere come soci eccellenti.

Ho apprezzato l’intervento di Spadaccia che c’è perché ha dei punti di equilibrio che apprezzo sempre. ma per esempio io avevo sentito parlare, non faccio l’esegeta di Sergio, il prof. Berlucchi, che da accademico dei Lincei, che diceva parlando della sperimentazione e parlava della mucca pazza. Ma la mucca pazza facendo la sperimentazione abbiamo capito che era un embrione. Io volevo dire una cosa: ma la mucca pazza non ha avuto come origine il fatto che si dava da mangiare farine animali e lo si faceva nella catena alimentare accentrando una quantità di informazioni che non era possibile? E la mucca pazza non è curabile tutto oggi, si parla che gli danno le farine animali.

Io avrei piacere di avere una risposta su questo, o via mail, e skype. Parto da questo esempio per dire: ma l’approccio sistemico, il fatto che noi siamo in un sistema, chiediamoci concretamente se per caso qualcuno avesse fatto della ricerca libera per capire che effetto poteva avere dare alle mucche da mangiare una cosa che non avevano mai mangiato in vita loro e avesse prevenuto, quindi la prevenzione è importante. Domandiamoci la direzione della ricerca. Tanto è vero che noi, e mi riferisco ad un articolo di Ugo dove si parla di picco della salute, noi ci stiamo avvicinando a un momento in cui l’aspettativa di vita sana si sta riducendo. Cioè vivremo sempre a lungo con  malattie croniche che andranno avanti. Questo importa per la sanità per i guadagni e benefici fino a un certo punto perché poi il sistema crolla. Cerchiamo di capire i numeri perché l’approccio sistemico, il registro dei malati tumorali, una battaglia per avere i dati epidemiologici in tempo reale. Ci sono battaglie importanti, io vorrei con la Luca Coscioni che ci mettessimo i dati epidemiologici sui posti dove ci sono i picchi di malattie: sulla mucca pazza, sull’Ilva di Taranto, questo però è un approccio sistemico. La crescita deforme non piace perché non posso fare ammalare la gente per poi curarla, così c’è un meccanismo che non funziona. Io lascio questo spunto di riflessione. Poi una battuta su Green-hill che se non lo chiudevano in Italia lo facevano da un’altra parte, poi anche le lì bisogna capire se era da chiudere o no, non è che poi lo fanno da un’altra parte come le centrali nucleari. È come il divorzio che i cattolici voteranno contro, è il paradosso della maggioranza che si crede in minoranza. Io vi lascio con questa considerazione, si parla della Nuova Alleanza, è un libro che ha letto Sergio e sto leggendo anch’io, sulla nuova alleanza tra uomo e natura, c’è un approccio diverso della scienza che parlava di meccanicismo, il fatto che gli eventi accadono con una certa probabilità, e ci sono eventi che sono irreversibili. Quindi quando io inquino, do da mangiare alle bestie qualcosa per cui alle persone scoppierà qualcosa dopo trent’anni, e pensiamo all’amianto che sta per avere il picco adesso per cose di trent’anni fa, agli insegnanti che hanno lavorato nelle scuole e hanno una malattia professionale. Quando una trasformazione non è reversibile il danno è incalcolabile e non si può tornare indietro, quindi dovresti pagare una cifra che non finisce mai, e allora queste valutazioni di tipo sistemico e probabilistico sono importanti. Io vi lascio con questo spunto e con un saluto per le vostre battaglie che sono veramente importanti.

Arrivederci.