Sono particolarmente felice di essere qui perché – in quanto segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti che si occupa di combattere le discriminazioni, tutte le discriminazioni – cito spesso l’articolo 19 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea che elenca sei fattori di possibili discriminazioni: l’orientamento sessuale, l’età, il genere, l’etnia, la religione e la disabilità.

Come si desume da questo elenco le possibili sinergie tra l’Associazione Radicale Certi Diritti e l’Associazione Luca Coscioni sono tante e direi che la frase di Alan Turing, con cui l’Associazione Luca Coscioni ha inaugurato questo congresso, è indicativa: Alan Turing era un grande scienziato che ha permesso agli alleati di sconfiggere il nazismo decriptando le comunicazioni del regime e che poi, a causa della sua omosessualità, è stato costretto a un tale calvario da spingerlo a suicidarsi. Bel ringraziamento per quello che sarebbe dovuto essere considerato un eroe nazionale.

La collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni è stata già molto intensa, ed è partita da “Amore civile”, quando abbiamo lavorato insieme per riformare il diritto di famiglia, tenendo conto delle evoluzioni che ci sono state dal ’75 a oggi. Per aggiornare un diritto di famiglia troppo sclerotizzato nella palude italica, abbiamo cercato di adottare un metodo nuovo di vicinanza alle necessità delle tante coppie omosessuali, che non vedono riconosciuto il loro diritto fondamentale alla vita famigliare, e eterosessuali ,che sono costrette a sposarsi per essere riconosciute. Allora abbiamo pubblicato questo libricino dedicato ai diritti che le coppie conviventi non sanno di avere e che spiega come sopravvivere nel italico deserto normativo. Questo libricino sarà corredato da un sito che verrà lanciato tra qualche giorno, si chiamerà “sos-famiglie” e applica il metodo di soccorso civile che l’associazione Luca Coscioni da tempo adotta alla tematica delle famiglie. Il libricino è diviso in capitoli, per ogni difficoltà che le coppie si trovano a sperimentare nella loro vita, si cerca di dare una spiegazione e trovare una soluzione. Il sito riprenderà questa struttura per garantire un aggiornamento costante di tutte le novità, speriamo numerose, che renderanno la vita delle coppie sempre più vivibile. La collaborazione è stata particolarmente fattiva anche qui a Milano, dove l’Associazione Radicale Certi Diritti ha elaborato un emendamento al piano del welfare della Zona 2, poi presentato da Marco Cappato anche al piano del welfare del Comune di Milano. L’emendamento, approvato in entrambe le sedi, affronta un tema molto importante e delicato che è quello del diritto al sesso per le persone disabili. Questo è un tema che bisogna iniziare a affrontare perché è un tema urgente: promuovere la piena autonomia della vita sessuale per tutti è una esigenza di cui anche le amministrazioni locali si devono fare carico, oltre che, naturalmente, lo Stato italiano. Torino ha già un servizio che si occupa di questa tematica, spero che anche Milano, grazie al nostro emendamento, crei al più presto un settore che si occupi di questa tematica. Insieme con Filomena potremo lavorare per approfondire questo tema e mettere in atto una serie di altre azioni che permettano di garantire il diritto fondamentale a una vita sessuale a tutti.

Il corpo è un altro punto di contatto tra l’Associazione Radicale Certi Diritti e l’Associazione Luca Coscioni. Certi diritti ha lanciato quest’anno la campagna “dai corpo ai tuoi diritti”. Molti hanno prestato il loro corpo per questa campagna, Mina, Marco, Maria Antonietta, perché è sul corpo che s’inscrivono i divieti che la società o lo Stato ci impongono ed è dal corpo che si può partire per combattere questi divieti. Oggi ho sentito usare tante locuzioni per descrivere ciò per cui compattiamo: “diritti civili”, “diritti fondamentali”, qualcun altro invece usa la dizione “temi eticamente sensibili”. Io direi invece che ci occupiamo semplicemente di diritti umani!

Qui vorrei concludere dicendo una cosa importante che è accaduta il 27 settembre scorso e di cui in Italia, guarda caso, nessuno ha parlato: a Ginevra, alla Commissione ONU dei Diritti Umani, la Russia è riuscita a fare approvare una risoluzione il cui titolo dà l’idea di cosa implichi: “Promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali attraverso una migliore comprensione dei valori tradizionali dell’umanità”. Questo è un vero e proprio attentato all’universalità dei diritti umani, perché se si condizionano i diritti umani, la loro applicazione e garanzia, ai valori tradizionali dei singoli paesi, mi si deve spiegare come si potrà garantire il diritto, per esempio, alla libertà di culto, poiché la tradizione di alcuni paesi è legata strettamente a un culto, e gli altri? Ancora: vorrei capire come si farà, in alcuni paesi, a difendere i diritti umani delle donne, pensiamo all’infibulazione; e in altri paesi come si faranno a difendere i diritti delle persone LGBTI se i diritti umani devono essere condizionati ai valori tradizionali? Allora! Non dobbiamo lasciar cadere questa cosa nel silenzio.

Come Associazione Radicale Certi diritti e come Associazione Luca Coscioni ma soprattutto come Partito Radicale Transnazionale dobbiamo occuparci di questa vicenda, lavorare, organizzare un dibattito, una conferenza a Ginevra, non lasciare passare questo vero e proprio attentato alla universalità dei diritti umani che, guarda caso, è d’iniziativa dalla Russia – paese che vieta già oggi in molte sue regioni la libertà di espressione imponendo di cancellare la parola “omosessuale” da tutti i testi, i film, gli incontri pubblici, le rappresentazioni teatrali a cui possano partecipare dei minori – ed è stato sostenuto da India, Cina e tanti paesi africani. L’Associazione Radicale Certi Diritti, grazie anche a Marco Cappato, è già riuscita a ottenere la sospensione degli effetti del gemellaggio tra Milano e San Pietroburgo in difesa del diritto alla libertà di espressione, ma dobbiamo fare di più, tutti insieme, per arginare la diffusione della peste russa!