Fecondazione: la cancellazione del divieto di eterologa non crea vuoto normativo.

 

Dichiarazione congiunta degli avvocati Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Gianni Baldini, Giandomenico Caiazza, legali della coppia per cui il Tribunale di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sul divieto di eterologa.

 

Prendiamo positivamente atto delle motivazione della ordinanza della Consulta [n.ro 150/2012 leggi cliccando  qui] riguardo il divieto di fecondazione eterologa. Sono state accolte quasi tutte le nostre motivazioni e respinte quelle dell’Avvocatura di Stato. Infatti le motivazioni della Corte Costituzionale chiariscono che tutte le eccezioni formulate dal Presidente del Consiglio dei Ministri  in difesa del divieto di eterologa non sono fondate. La Corte aggiunge che la cancellazione del divieto di cui alla art. 4 c 3 non crea vuoto normativo e che già con sentenza 49/2005 aveva affermato che l’ abrogazione del divieto non “e’ suscettibile di far venir meno un livello minimo di tutela costituzionale”.

In ultimo la Corte evidenzia che l’intervenuta sentenza della grande camera EDU rafforza il margine di discrezionalità degli Stati membri che devono rispettare il principio di uguaglianza e il rispetto della vita familiare e tenere conto dell’ evoluzione di queste tecniche adeguando le proprie legislazioni.
I giudici dei tribunali civili dovranno ora tener presente un parametro mutato: la Corte ha tracciato la strada per nuovi incidenti di incostituzionalità che porteranno a decisione di merito come già in passato e’ avvenuto. Dunque ci auguriamo che presto i tribunali ricorrenti definiscano incostituzionale un divieto a-scientifico e che lede solo la salute dei cittadini.