Direttore del programma svizzero di terapia genica dal 1996 al 2001, Sandro Rusconi è oggi presidente dell'Unione svizzera dei ricercatori per la biologia sperimentale ed insegna biochimica all'università di Friburgo, dove s'occupa prevalentemente di studi sulla regolazione dei geni attraverso l'impiego di ormoni. <b>Il messaggio governativo giunge dopo che la ricerca sulle cellule embrionali umane è di fatto già cominciata. Quale valutazione etica se ne può dare?</b>
«Personalmente sono scettico nei confronti della ricerca su embrioni umani. Da un punto di vista scientifico, però, un essere vivente che ancora non ha sviluppato un sistema nervoso centrale non può essere considerato biologicamente alla stregua di un essere umano. Anche lo stato di morte è dichiarato quando sopraggiunge la morte cerebrale e non quella biologica, quindi il parametro di giudizio è sempre il sistema nervoso. Sul piano etico il discorso è naturalmente diverso, perché entra in considerazione la potenzialità di sviluppo delle cellule. Ma questo dibattito è stato purtroppo sorpassato dagli eventi, perché con la legge sulla procreazione assistita ora abbiamo in congelatore un migliaio di embrioni destinati alla distruzione. La questione etica è dunque precedente a questo disegno di legge, che cerca invece di regolare un settore in cui non vi è alcun quadro legislativo»
<b>Rispetto al resto d'Europa la Svizzera non sta correndo troppo?</b>
«In verità la Svizzera è sempre più in dietro degli altri. Nella ricerca di punta in biologia sperimentale, il nostro Paese negli anni Novanta ha perso molto terreno, perché i crediti sono stati congelati. Negli ultimi vent'anni abbiamo formato circa tremila ricercatori altamente qualificati, ma di questi ne abbiamo recuperati poco più di cento. Con questo progetto di legge e coi nuovi fondi per la ricerca cerchiamo di metterci al passo con la comunità scientifica mondiale introducendo però delle misure restrittive tra le più severe al mondo»
<b>Quale ricerca sarà consentita?</b>
«Potranno essere utilizzate solo cellule staminali ricavate da embrioni umani in sovrannumero oggi destinati alla distruzione. Sarà vietata la fecondazione in vitro al solo scopo di produrre embrioni per la ricerca. Gli embrioni dovranno essere donati dalla coppia senza alcun compenso, e non potranno essere lasciati sviluppare oltre il 14° giorno»
<b>Perché non è possibile una ricerca sulle staminali senza gli embrioni?</b>
«Non è possibile comprendere come riprogrammare il nucleo di una cellula adulta senza prima aver studiato i meccanismi di sviluppo delle cellule embrionali. Se mi si consente una metafora, oggi non potremmo trasvolare l'Atlantico in poche ore senza prima essere passati attraverso le imprese dei fratelli Wright»