Ricerca: Convegno Ass. Coscioni per Laicità e Libertà

26 APR – Lo scorso week-end si è svolto a Roma il Convegno straordinario dell’Associazione Luca Coscioni. Ricerca scientifica, eutanasia, fecondazione assistita e aborto sono stati al centro del dibattito. Un impegno per il nuovo Parlamento a riprendere subito il Ddl sul testamento biologico

Le dichiarazioni di apertura in materia di bioetica e ricerca scientifica del Cardinal Carlo Maria Martini hanno tenuto banco all’Ergife di Roma – l’hotel che da tempo accoglie nelle sue sale gli incontri, i convegni, i congressi, le sedute straordinarie del Partito radicale e di tutte le sue “associazioni satellite” – dove si è tenuto, lo scorso week-end, il convegno “Dal corpo dei malati al cuore della politica”, promosso dall’Associazione Luca Coscioni a cui hanno partecipato, tra gli altri, Marco Pannella, Marco Cappato, Margherita Boniver, sottosegretario agli Esteri, e Daniele Capezzone.

Proprio quest’ultimo ha commentato l’intervista apparsa sull’Espresso del cardinale Martini. “Sono felice – ha detto Capezzone – ma non sorpreso perché conosciamo la personalità straordinaria di questo cardinale. Mi ha colpito per due ragioni: sul piano teorico perché ha difeso il concetto di relativismo cristiano, difendendo una parola che è stata oggetto di un linciaggio autentico da parte dei vertici e delle gerarchie; la seconda ragione è che lui è in contatto anche con la sensibilità del popolo cristiano”.

Secondo Capezzone il cardinale Martini ha colto “quello che il teologo Pietro Prini ha chiamato lo scisma sommerso, cioè che le gerarchie stanno da una parte e il popolo di Dio dall’altra. Martini sembra cogliere questo, mentre altri, come il Pontefice o Ruini sembrano scatenati in un conflitto con la modernità che li spaventa. Mi auguro – ha concluso Capezzone – che ci sia un dibattito e che questa non sia trattata come una storia che dura 24 ore, ma che il discorso pubblico italiano finalmente trovi un momento di confronto e si onori il cardinal Martini”.

Dopo quattro mesi dal Convegno di Orvieto e dopo la morte di Luca Coscioni, avvenuta il 20 febbraio scorso, l’associazione si è riunita per fare il punto su ricerca scientifica, eutanasia, fecondazione assistita e aborto anche alla luce dei risultati elettorali del 9 aprile scorso. “Ci sono due filoni – ha spiegato Cappato, segretario dell’associazione – che vogliamo subito portare in Parlamento. Uno è quello che riguarda le libertà: ricerca su staminali, procreazione medicalmente assistita, regolamentazione eutanasia, libertà terapeutica che significa introdurre dalla Ru486 alla cannabis. L’altro ambito è rappresentato dagli ostacoli che burocrazia e regole frappongono a malati e disabili nel godimento dei diritti”.

Cappato ha insistito inoltre sulla possibilità di riprendere il disegno di legge sul testamento biologico rimasto sospeso in commissione Sanità del Senato.

“In questo Ddl – ha spiegato il segretario – dovranno essere incluse anche l’alimentazione e l’idratazione tra le terapie alle quali si può rinunciare attraverso il testamento biologico. E proponiamo inoltre un’indagine conoscitiva sull’eutanasia che porti alla luce la realtà dell’eutanasia clandestina”.

“Abbiamo fatto un congresso 4 mesi fa – ha aggiunto Pannella – proprio per la libertà della ricerca scientifica, adesso, all’inizio della legislatura ci è parso serio affrontare temi che per un anno e mezzo maggioranza e opposizione hanno squalificato”.

Sulla ricerca scientifica come valore fondamentale dell’identità occidentale si è incentrato invece l’intervento della Boniver. “La premessa fondamentale – ha detto il sottosegretario – alla ricerca scientifica è la laicità dello Stato. Non è mettendo il burqa alla ricerca che possiamo rispondere alla sfida del fondamentalismo. Viviamo in un paese in cui dilagano i veti, dobbiamo impegnarci a cambiate le cose”.

Ministro salute e Cnb

“Ci auguriamo che il nuovo ministro della Salute sia una persona con lo stesso atteggiamento pragmatico di Umberto Veronesi che è stato il più popolare dei ministri del centrosinistra”. È questa l’opinione di Marco Cappato, che aggiunge: “l’unica condizione che poniamo è che il nuovo ministro non sia un fondamentalista”.

Il segretario ha avuto toni simili riguardo al rinnovo del Comitato di bioetica, ricordando che è stata negata a Luca Coscioni la partecipazione allo stesso comitato. “Ora che il Cnb va a scadenza – ha affermato Cappato – il rinnovo dovrà includere esponenti della comunità scientifica e di chi vive sulla propria pelle la malattia e la disabilità”. Secondo Cappato in Italia c’è l’abitudine di fare del Comitato di bioetica una sponda per il Vaticano, “così è stato – ha sostenuto il segretario – per il 90% delle decisioni prese”.

Eutanasia

Giuseppe Englaro, padre di Eluana, la ragazza che dal 1992 in stato vegetativo in seguito a un incidente stradale, è intervenuto al congresso per portare le sue ragioni a favore dell’eutanasia, tema caro all’associazione e al partito della Rosa nel Pugno.

“Questo è un autoritarismo di Stato – ha detto Englaro – mia figlia è in uno stato vegetativo permanente che non esiste in natura, e sono tecniche molto sofisticate che la tengono in vita, ma mia figlia era un vero purosangue della libertà e non avrebbe mai accettato di trovarsi in questo stato. Noi in casa avevamo definito con il dialogo e il confronto le questioni sulla vita, la dignità e la morte e mia figlia esattamente un anno prima dell’incidente aveva chiaramente espresso la sua volontà, chiedendoci, nel caso le fosse accaduto un incidente del genere, di non lasciarla in quello stato”.

Procreazione

“Un decreto legge che preveda l’utilizzo degli embrioni congelati per la ricerca sarebbe la strada più indicata e semplice per ovviare alla legge 40”. Lo ha detto Filomena Gallo, presidente dell’associazione ‘Amica cicogna’, intervenuta al congresso dell’associazione ‘Luca Coscioni’.

“La legge 40 non è accettabile”, ha sottolineato Gallo, che indica al futuro ministro della salute, nell’immediato, anche un altro intervento e cioè la revisione delle linee-guida riguardo la legge 40: “Lo prevede la legge stessa – ha affermato – che le linee-guida debbano essere aggiornate ogni

tre anni e ormai ci siamo; questo andrebbe a riparare ai danni di questa legge e mi riferisco in particolare al problema della diagnosi preimpianto e della crioconservazione degli embrioni”.

Gallo è anche intervenuta sul problema della RU486, la pillola abortiva, rivolgendosi all’Istituto Superiore di sanità e all’Agenzia Unica del farmaco “che potranno nell’immediato ottemperare a ciò che già prevede la legge 194, per procedere alla registrazione in Italia della pillola RU486 visto

che si tratta di un’innovazione farmacologica – ha concluso – in linea con ciò che prevede l’art. 32 della Costituzione”.