Stadi del coma
Coma superficiale
Al primo stadio ci si sveglia in pochi giorni. Il primo è quello superficiale dal quale il paziente si risveglia di solito nell’arco di pochi giorni. Nel secondo e nel terzo stadio i tempi del risveglio, quando la situazione non evolve in peggio, sono decisamente più lunghi. L’ultimo livello di coma è invece quello irreversibile.
Al primo stadio ci si sveglia in pochi giorni. Il primo è quello superficiale dal quale il paziente si risveglia di solito nell’arco di pochi giorni. Nel secondo e nel terzo stadio i tempi del risveglio, quando la situazione non evolve in peggio, sono decisamente più lunghi. L’ultimo livello di coma è invece quello irreversibile.
Coma irreversibile
Il cervello non ha più attività elettrica. Il coma irreversibile, o coma depassé, è lo stadio di coma durante il quale non si registra più alcuna attività elettrica del cervello. Uno dei segnali dell’irreversibilità è che le pupille non reagiscono più alla luce. Un paziente in coma irreversibile non è più padrone di nessuna delle sue funzioni vitali.
Il cervello non ha più attività elettrica. Il coma irreversibile, o coma depassé, è lo stadio di coma durante il quale non si registra più alcuna attività elettrica del cervello. Uno dei segnali dell’irreversibilità è che le pupille non reagiscono più alla luce. Un paziente in coma irreversibile non è più padrone di nessuna delle sue funzioni vitali.
Stato vegetativo
Non esiste più una coscienza di sél Lo stato vegetativo persistente è una specie di evoluzione dello stato di coma. Il paziente ha danni gravissimi alla corteccia cerebrale e, di conseguenza, non ha nessuna coscienza di sé, né dell’ambiente che lo circonda. Ma mantiene la funzionalità degli organi, anche dei polmoni. Per questo può respirare da solo.
Non esiste più una coscienza di sél Lo stato vegetativo persistente è una specie di evoluzione dello stato di coma. Il paziente ha danni gravissimi alla corteccia cerebrale e, di conseguenza, non ha nessuna coscienza di sé, né dell’ambiente che lo circonda. Ma mantiene la funzionalità degli organi, anche dei polmoni. Per questo può respirare da solo.
Morte cerebrale
Si può procede all’espianto degli organi. La morte cerebrale è la condizione «sine qua non» perché si possa procedere all’espianto degli organi. Il paziente è praticamente morto. L’elettroencefalogramma è piatto, non si registra nessuna funzione motoria, sono assenti sia il ciclo del sonno, sia la coscienza di sé, sia la percezione del dolore
Si può procede all’espianto degli organi. La morte cerebrale è la condizione «sine qua non» perché si possa procedere all’espianto degli organi. Il paziente è praticamente morto. L’elettroencefalogramma è piatto, non si registra nessuna funzione motoria, sono assenti sia il ciclo del sonno, sia la coscienza di sé, sia la percezione del dolore