Gli aborti diminuiscono, ma ci sono più medici obiettori di coscienza: hanno raggiunto il 70,7% in Italia. E i tempi di attesa per l’interruzione volontaria di gravidanza si accorciano. È il quadro che emerge dalla relazione del ministro della Salute, trasmessa al Parlamento con i dati relativi al 2014 e al 2015.
Secondo il dicastero, «non emergono criticità nei servizi di interruzione di gravidanza: vengono effettuate nel 59,6% delle strutture disponibili con una copertura adeguata tranne che in Campania, Molise e a Bolzano».
Dai dati si osserva che dal 2006 al 2014 gli aborti sono diminuiti sia come tasso (185 ogni mille nati vivi, un decremento nel 2015 sul 2014 del 5,7%) che come numerosità (del 9,3%). Nel 2015 il numero di interruzioni volontarie di gravidanza sono state 87.639 quando nel 2013 furono 102.760. I ginecologi obiettori son passati dal 69,2% al 70,7%.
Secondo la relazione, la diminuzione degli aborti è probabilmente legata alla decisione dell’Agenzia italiana del farmaco di eliminare l’obbligo di prescrizione, alle maggiorenni, per la pillola dei cinque giorni dopo. L’acquisto della pillola è cresciuto: 16.796 confezioni nel 2014 e 83.346 nel 2015.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.