Lo afferma lo scienziato Michele De Luca nel corso del XIX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni
“Negli ultimi tempi stanno emergendo segnali preoccupanti nel campo delle terapie avanzate per la cura delle malattie rare”, l’intervento di Michele De Luca a Modena, dove è in corso il XIX Congresso nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, patrocinato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e dal Comune di Modena. Intitolato “Per la vita”.
“I piccoli numeri e la personalizzazione delle terapie richiedono un ripensamento del loro modello di sviluppo. C’è bisogno di un maggior sostegno pubblico: incentivi per le aziende, sgravi fiscali per le realtà che investono in terapie avanzate per le malattie rare. Una società moderna, soprattutto se è ricca, non deve lasciare indietro gli individui più deboli, non lo deve fare, deve usare la scienza e trasferirla”, prosegue De Luca, Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari e Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni.
“Serve anche l’aiuto degli enti regolatori intorno a farmaci e sperimentazioni: un ente regolatorio non può trasferire
su una terapia avanzata personalizzata tutta la regolamentazione relativa a un farmaco prodotto in miliardi e milioni di unità. Le terapie personalizzate necessitano di regole dedicate, che bilancino la sicurezza con la sostenibilità economica per consentire a questi farmaci di rimanere sul mercato e garantire ai malati rari il diritto alla cura”

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.