Seppur da gennaio 2020 sia attiva la Banca dati nazionale delle DAT, sono pochissimi i Comuni che hanno già trasferito i testamenti biologici all’interno. Il tuo è già stato inserito? Ecco come scoprirlo e cosa fare se il tuo Comune è inadempiente.
Da gennaio 2020 è attiva la Banca dati nazionale per la registrazione delle DAT con la funzione di:
- raccogliere copia dei testamenti biologici depositati presso Comuni e notai;
- garantirne il tempestivo aggiornamento in caso di rinnovo, modifica o revoca;
- assicurare la piena accessibilità delle DAT sia da parte del medico che ha in cura il paziente in situazioni di incapacità di autodeterminarsi, sia da parte del disponente che del fiduciario eventualmente da lui nominato.
Una volta depositato il tuo testamento biologico, sono direttamente il Comune o il notaio a dover trasferire la tua DAT all’interno della Banca Dati. Vuoi sapere se l’hanno già fatto?
Il Ministero della Salute ha dato la possibilità a chi ha compilato un biotestamento di fare questa verifica in autonomia. Basta andare a questo link e fare l’accesso attraverso CNS (Carta Nazionale Servizi), CIE (Carta di Identità Elettronica) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
E se la tua DAT non è ancora stata registrata, cosa fare?
Puoi stampare e compilare il modulo che trovi a questo link e inviarlo via PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno al tuo Comune o al tuo notaio. Nel caso in cui non dovessi ricevere risposta entro 30 giorni, contattaci all’indirizzo info@associazionelucacoscioni.it e ti aiuteremo noi!