Il Parlamento ed il governo abbandonino le politiche che minacciano il carcere contro libertà e scienza

Marco Cappato e Filomena Gallo

Filomena Gallo e Marco Cappato intervengono sulla manovra 2019. Giovedì 19 novembre, durante il Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, sarà presentato un piano di iniziative popolari e referendarie.

 “A quattro mesi dalla formazione del Governo Presieduto da Conte, nessuna delle politiche dei Governi precedenti in tema di scienza e libertà individuali è stata messa in discussione – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere Associazione Luca Coscioni.

Nemmeno il Parlamento ha esercitato alcun tipo di autonomia decisionale, dall’inerzia totale in materia di suicidio assistito alla farsa sulla “cannabis light”. Accade così che restino in vigore (ormai da decenni, per volontà di Governi di destra quanto di sinistra): la pena fino a 6 anni di carcere per chi ricerca sugli embrioni umani; la pena fino a 6 anni per la cannabis; fino a 20 anni per altre droghe e quelle cosiddette pesanti; da 3 mesi fino a 10 anni di reclusione per medico, coppia e gestante per una gestazione solidale a seconda dei ruoli; fino a 12 anni di carcere per i medici che accogliessero la richiesta di malati terminali sottoposti a sofferenze insopportabili e non tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale.

Se non fosse intervenuta la Corte Costituzionale, anche l’aiuto al suicidio sarebbe indiscriminatamente punibile con la reclusione da 5 a 12 anni, mentre la Corte stessa ‘non può fare a meno di ribadire con vigore l’auspicio che la materia formi oggetto di sollecita e compiuta disciplina da parte del legislatore, conformemente ai principi precedentemente enunciati’ “.

Il Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, che si terrà a Roma nel pomeriggio del 19 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 20.00 presso la Sala Giada dell’Hotel Sina Bernini Bristol e al quale sono invitati Parlamentari di ogni schieramento, discuterà un piano di iniziative popolari e referendarie, a livello sia italiano che europeo, per far uscire l’Italia da politiche di criminalizzazione che umiliano la scienza e violano il diritto umano fondamentale delle persone a godere del progresso scientifico.