Non è soltanto sul piano economico-finanziario che l’Italia deve appellarsi all’Europa per ottenere ciò che le nostre istituzioni hanno dimostrato non saper garantire. Il deficit di libertà, laicità e legalità accumulato dal nostro Paese rispetto alle principali democrazie europee ha da tempo superato il livello di guardia, e incide pesantemente sulla qualità della vita di ciascun cittadino. E’ il momento di lanciare un appello alle personalità scientifiche di tutta Europa affinché si facciano carico del "caso Italia", e dei pericoli rappresentati per tutta l’Unione europea sia dalla illegalità della giustizia italiana e delle sue carceri, sia dalla leadership vaticana oscurantista in uno dei Paesi fondatori della Comunità europea.
Come Associazione Luca Coscioni siamo felici di ospitare al nostro VIII Congresso personalità come Bernat Soria e André Ulmann. Con loro cercheremo di avviare un’iniziativa popolare europea per far affermare in tutta Europa il diritto fondamentale alla salute e all’autodeterminazione.
Le biografie:
Bernat Soria: già Ministro della Salute spagnolo, fu tra i primi scienziati di fama mondiale a rispondere all’appello di Luca Coscioni a sostegno della sua candidatura nelle liste radicali nel 2001 e della campagna contro la messa al bando da parte delle Nazioni unite della ricerca sulle staminali embrionali. Soria, che era emigrato a Singapore per sfuggire al proibizionismo europeo, rientrò in Spagna grazie alla riforma liberale delle leggi sulla ricerca che gli consentì di riprendere i suoi esperimenti contro il diabete, forte del sostegno di due milioni di firme su una petizione popolare. Poco dopo il suo rientro, accettò l’invito del Partito radicale transnazionale di intervenire a una conferenza alla Commissione diritti umani dell’ONU a Ginevra per convincere i delegati nazionali a respingere il tentativo di messa al bando mondiale della ricerca sulle staminali embrionali. Soria partecipò anche alla sessione costitutiva e al Primo Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca, che si tenne a Roma due giorni prima della morte di Luca e i cui atti sono appena stati pubblicati.
André Ulmann: “Padre della pillola dei 5 giorni dopo, ha identificato la contraccezione d’emergenza come una necessità terapeutica; rappresenta il pioniere della ricerca scientifica e nella formulazione di nuovi soluzioni nella salute riproduttiva delle donne; ha reso possibile a milioni di donne in tutto il mondo di poter pianificare meglio la propria vita familiare; André Ulmann, con il suo gruppo di lavoro, ha fatto in modo che il prodotto fosse disponibile alle donne ovunque vivessero per mezzo di una rete di collaborazioni con numerose strutture pubbliche e private”
Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Milano, 28 settembre 2011
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