Ricordo di Maddalena Crudeli della Cellula Coscioni di Genova
Ci ha lasciato Andrea Pessarelli, compagno radicale di Tortona, malato di mieloma multiplo. Negli anni abbiamo partecipato insieme ai congressi di Radicali Italiani, dell’Associazione Luca Coscioni, del Partito Transnazionale (Chianciano, Padova, Bruxelles…).
Ci siamo buttati con entusiasmo nell’avventura coi socialisti della Rosa nel Pugno; nella nascita della nuova associazione radicale di Pavia. Avevamo fondato anche la Cellula Coscioni di Tortona. Medico di pronto soccorso, puntuale, preciso, molto attento anche umanamente a ciascun paziente, era legato particolarmente ai temi dell’Associazione Luca Coscioni, per i quali è stato spesso in strada, tra la gente, coi tavoli di raccolta firme.
Autodeterminazione e biotestamento temi a lui cari. I diritti civili li sentiva suoi. Ogni anno non mancava di iscriversi alla galassia radicale. Molto triste che proprio lui alla fine non abbia potuto accedere alle cure della cannabis terapeutica. Fino all’ultimo nei suoi messaggi mi esprimeva stima e fiducia per Marco Cappato, pur non riuscendo a seguire come voleva gli avvenimenti della pagina politica del partito (aveva molto dolore, aveva perso autonomia, non riusciva a dormire). Era legato da particolare stima a Mina Welby. Nel 2006, aveva intrapreso uno sciopero della fame a sostegno della battaglia di Piergiorgio Welby, chiedendo l’aspettativa dal suo lavoro di pronto soccorso.
Gli amici radicali coi quali ho parlato in queste ore lo ricordano generoso e disinteressato, capace sempre di risposte ironiche. Sapeva andare sempre dritto al punto. Tranquillo e radicalmente non violento ma irremovibile nelle sue idee laiche e fortemente anticlericali, era sempre pronto a ragionare, dare consigli, cercare soluzioni. Ora che se n’è andato, mi viene da dire che mi ha lasciato senza “istruzioni per la vita”. Sono sicura che col suo modo onesto e sincero criticherebbe anche quello che sto scrivendo di lui, come quella volta che ho scelto la foto per la nostra candidatura alle elezioni regionali in Piemonte del 2010 per la lista Bonino Pannella, ed era ritratto in giacca e camicia. Abiti che non gli appartenevano. Avrebbe preferito le all stars (una di un colore una dell’altro) oppure il camice da medico. Di lui resterà la sua infinita libreria, fino all’ultimo ha voluto che lo accompagnassi ad acquistare decine di libri. Ha sofferto tanto negli ultimi tre anni eppure mai ha smesso di preoccuparsi per gli altri, per la salute fisica ed emotiva delle persone. E fino all’ultimo mi ha sostenuto, nella fondazione della nuova Cellula Coscioni di Genova. E fino all’ultimo mi ha chiesto, appena fosse stato meglio, di andare insieme a un “congresso” di Marco Cappato.
Saluteremo Andrea giovedì 13 Giugno alle ore 10 a Valenza – Tempio della Cremazione – Sala del Commiato (adiacente al cimitero). Fino ad allora Andrea sarà nella camera mortuaria dell’Ospedale di Alessandria (mercoledì 9-11 e 14-16; giovedì 9 – 9,30).
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.