Grazie a Radio Radicale ho potuto ascoltare gli interventi dei leaders sovranisti alla manifestazione di Piazza del Duomo a Milano di questo pomeriggio. Io non credo sia corretto parlare di fascismo in questi casi.
Parlerei invece di nazionalismo, evidente in affermazioni come quella di Marine Le Pen “ non vogliamo che l’Europa prenda più decisioni contrarie alle volontà dei popoli!”. Ma la convivenza dei popoli, come quella delle persone, non è possibile in assenza di compromessi, di rinunce parziali dei singoli a vantaggio della comunità. Il frutto di questi compromessi si chiama Pace. La conseguenza finale del nazionalismo può essere il suo terribile contrario: la guerra. Ed a questo molti non pensano, o non pensano più, essendo trascorsi più di settanta anni dall’ultima.
Di fronte a questo rischio, ho fatto del mio meglio affinchè +Europa perseguisse un percorso di unità con le altre forze europeiste, in primo luogo il PD, rinunciando a parte della propria identità ed a vantaggio di un fronte il più unitario possibile. Non è stato possibile e nonostante possa comprenderne alcune ragioni, non me ne sono trovato in accordo. Ora, non posso permettermi in queste condizioni di disperdere il mio voto, come accadrebbe se + Europa non dovesse raggiungere il 4% dei consensi, cosa non del tutto improbabile. Ho deciso quindi di votare PD alle prossime elezioni del 26 maggio. Spero di sbagliarmi ed auguro a + Europa ogni successo.
Guido Frosina si è laureato in Scienze Biologiche presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica presso l’Università di Ferrara nel 1987. Ha svolto ricerche in campo oncologico presso l’Institut Gustave Roussy – France, l’Imperial Cancer Research Fund – UK e dal 1987 è Dirigente Sanitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Si occupa attualmente di radioterapia dei tumori cerebrali e di qualità ed integrità della Ricerca.