Alcuni non hanno bisogno di prendersi i diritti perché li hanno già: sono le persone ricche che riescono a ottenere i diritti semplicemente pagando. Per esempio, un aborto sicuro può essere ottenuto prontamente pagando, senza la pena di dover trovare un ospedale pubblico dove sia rimasto qualche medico non obiettore.
Allo stesso modo, i pazienti oncologici possono essere seguiti rapidamente e con accuratezza; e dovessero divenire terminali, per lenire il dolore potranno probabilmente contare anche su terapie stupefacenti ufficialmente vietate. E così via. Sia chiaro: io non criminalizzo in nessun modo la ricchezza. La ricchezza è spesso indice di talento e del farsi un gran mazzo. Però talvolta la ricchezza deriva anche da qualcosa di meno regolare. La CGIA di Mestre ha recentemente stimato in ottantaquattro miliardi il livello di evasione fiscale/anno in Italia. Pur se in diminuzione, questa elevata mancanza di contribuzione consente ad alcuni di diventare ancora più ricchi ma limita i diritti di tutti gli altri.
In questo periodo di guerra le industrie che producono armamenti hanno fatturati molto aumentati e poterne tassare solo una piccola parte consentirebbe di reperire risorse per migliorare la vita di tutti. Banche e assicurazioni, in modi che sarebbe troppo lungo discutere qui, hanno anch’esse aumentato molto i loro profitti, ma una maggiore tassazione anche solo di una piccola parte di essi non c’è stata. E nel nostro piccolo, quando chiediamo un preventivo per un intervento artigianale dobbiamo quasi sempre rispondere alla domanda: con fattura o senza?
Le scelte di politica economica hanno quindi molto a che fare con l’Associazione Luca Coscioni che si batte per i diritti civili di tutti, e non solo di alcuni. È legittimo che questi temi vedano scelte diverse a seconda di chi vince le elezioni e governa. Meno legittimo è che l’informazione (talvolta anche quella di Radio Radicale purtroppo) non presenti in contradditorio ai cittadini una sufficiente pluralità di opinioni sul tema. Ascoltiamo spesso la Presidente del Consiglio ripetere che questo è un governo che non vuole alzare le tasse ma le vuole diminuire. Chi non è d’accordo? Ma quale è il modo più efficace ed equo, se non farle pagare a tutti?
Guido Frosina si è laureato in Scienze Biologiche presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Genetica presso l’Università di Ferrara nel 1987. Ha svolto ricerche in campo oncologico presso l’Institut Gustave Roussy – France, l’Imperial Cancer Research Fund – UK e dal 1987 è Dirigente Sanitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Si occupa attualmente di radioterapia dei tumori cerebrali e di qualità ed integrità della Ricerca.