Invio a tutti voi un saluto sincero e sentito. Ho scritto questo saluto in aeroporto a Francoforte in attesa di prendere ultimo volo per Bologna, essendo di ritorno dalla Corea del Sud, dove si è tenuto il congresso mondiale della più grande associazione di comuni e regioni e io ho guidato la delegazione europea.
Grazie per aver voluto tenere il vostro 19esimo congresso a Modena, al Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Saluto in particolare, Filomena Gallo, Marco Cappato e Michele De Luca, insieme a tutti i partecipanti.
L’Associazione Luca Coscioni svolge un ruolo importantissimo nel nostro Paese, protagonisti di battaglie civili e politiche, ma anzitutto a favore della scienza e della ricerca.
E da qui voglio partire.
La scienza, le libertà e la ricerca devono diventare temi prioritari, mentre, come denunciate voi stessi, sono usciti dall’orizzonte dell’ultima campagna elettorale.
Così come nella scorsa legislatura il Parlamento non è riuscito a legiferare sull’autodeterminazione della persona, dall’inizio alla fine della vita. E questo su questioni cruciali che da troppo tempo aspettano una risposta.
È un vuoto che non può essere riempito dai Tribunali, perché altrimenti la politica e la democrazia abdicano alla propria funzione. E non possiamo poi stupirci se i cittadini non partecipano alle elezioni.
Può mai essere compito dei Tribunali, con le loro sentenze, legalizzare l’aiuto alla morte medicalmente assistita? Sancire diritti in materia di fecondazione assistita? O delle persone con disabilità?
No, è una delega che la politica non si può più permettere. Il Parlamento deve rispondere e deve dare risposte degne di un grande paese europeo.
Così come su questi temi, soprattutto in assenza di leggi e decisioni della politica, vanno garantiti percorsi referendari, anche in nome di una laicità che non può essere messa in un angolo. Su questo, come istituzioni, anche territoriali, dobbiamo prendere l’impegno a favorire gli strumenti di partecipazione e pronunciamento popolare, a iniziare da percorsi di raccolta delle firme che siano davvero percorribili e non una corsa a ostacoli. Tanto più oggi che la tecnologia può facilitare la vita in tutto, non si capisce perché non lo debba fare per la democrazia e per la partecipazione dei cittadini.
Prendo le vostre battaglie anche come una sollecitazione al Partito a cui sono iscritto a mettersi alla testa di queste innovazioni, sia sugli strumenti che sui contenuti.
Un impegno che deve essere rafforzato e moltiplicato nel Paese anche per la cura delle malattie rare e genetiche e il sostegno ai familiari, alle persone che prestano assistenza. Anche qui, una sola parola: ricerca, per la quale servono adeguati finanziamenti.
Le nuove terapie si hanno solo dopo percorsi e ricerche lunghe e costose e lo Stato deve fare la sua parte fino in fondo. Io che sono per la sanità pubblica quale e diritto universale affinché un povero abbia gli stessi diritti ad essere curato di un ricco, mi sento tanto più in obbligo di sostenere questa vostra battaglia: non può essere il mercato a scegliere le priorità e il pubblico serve tanto più laddove la ricerca è meno conveniente dal punto di vista del ritorno economico.
Ci siamo dati il compito di rigenerare il Pd e costruire un nuovo centrosinistra, ma da subito dobbiamo ripartire facendo una opposizione seria e rigorosa in Parlamento. A partire dall’esigere la tutela dei diritti, davanti ad una destra che anche nella pandemia ha accarezzato il pelo a pulsioni antiscientifiche, che spesso discrimina le persone in base all’orientamento sessuale, che pretende di imporre alle persone come devono nascere, vivere, amare e morire.
Per questo, soprattutto ora, è tanto più importante un’alleanza nella società tra partiti, associazioni e movimenti che hanno a cuore le libertà civili, il diritto all’autodeterminazione delle persone, la funzione della scienza e della ricerca.
Chiudo rassicurando sul fatto che, come Regione, continueremo a fare tutto ciò che serve per quanto di nostra competenza.
Grazie ancora per il vostro impegno e buon lavoro!