Comunicato stampa di Rita Bernardini, Rocco Berardo, Josè De Falco, Michele Rana e Francesco Spadaccia, Gaetano Dentamaro, Claudia Sterzi* e di tutti i digiunatori:
“Dopo otto 8 giorni di sciopero della fame il primo obiettivo è stato raggiunto. Oggi la conferenza dei capigruppo della Camera ha posto all’ordine del giorno di domani, la proposta di legge per consentire il diritto di voto domiciliare ai disabili intrasportabili. È un primo importante risultato. Da oggi sospendiamo lo sciopero dando atto alla Camera di aver accolto le nostre istanze, ma siamo pronti a riprendere, e magari ad aggravare l’iniziativa nonviolenta, se i tempi di approvazione della legge non consentiranno già dalle prossime scadenze elettorali il concreto esercizio di voto ai disabili intrasportabili.
E’ dunque necessario che anche i termini di presentazione delle domande per essere ammessi al voto domiciliare siano riaperti, e che i mezzi di informazione diano il risalto dovuto a questa conquista di civiltà, dopo aver totalmente silenziato la nostra iniziativa, fatta eccezione per il quotidiano della CEI l’Avvenire.
Il Senato, come ci ha comunicato la Vice Presidente Emma Bonino che ha partecipato dell’Ufficio di Presidenza, ha dato disponibilità di massima per un rapido esame in sede legislativa.
Anche in questo caso si conferma l’efficacia del metodo nonviolento, che consente di creare spazi di dialogo e di far comprendere l’importanza di proposte come questa anche agli interlocutori più distratti”
Agenzie di stampa su iniziativa nonviolenta
Il comunicato di lancio dell’iniziativa
La lettera aperta al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Nell’ambito del Satyagraha 2009 che ha preso il via con la documentazione che sta per essere ultimata “per la verità storica sulla scomparsa dello stato di diritto e della democrazia in Italia”, Rita Bernardini (deputata Radicali/PD), Rocco Berardo e José De Falco(rispettivamente Tesoriere e membro della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni), Claudia Sterzi (Segretaria dell’Associazione Radicale Antiproibizionista), Michele Rana (Comitato Nazionale di Radicali Italiani), Gaetano Dentamaro e Francesco Spadaccia (a cui si stanno aggiungendo altri digiunatori – elenco) hanno iniziato dal 21 aprile uno sciopero della fame affinché il Governo si faccia carico finalmente di garantire il diritto di voto a domicilio ai malati intrasportabili in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e referendari. In basso il form di adesione.
L’iniziativa nonviolenta è fatta in nome di Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, che sono morti senza aver visto approvata la legge per la quale si sono tanto battuti, e di Severino Mingroni, che sta lottando ancora e che in occasione delle elezioni politiche dello scorso anno aveva scritto al Presidente Napolitano: «Benché io sia un disabile gravissimo, sono considerato trasportabile, ma io vorrei votare a casa. Quindi, alle politiche del 13-14 aprile prossimi non voterò al seggio ». Severino è completamente immobilizzato e riesce a comunicare e a scrivere nel suo blog grazie a ridottissimi movimenti degli occhi attraverso i quali digita delle lettere su una tastiera virtuale.
Iniziamo uno sciopero della fame di dialogo, con il quale ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro degli Interni Roberto Maroni, affinché provvedano al più presto, e comunque entro tempi utili a questo punto assicurati solo da un decreto legge, a superare le “difficoltà tecniche” che, se non fossero risolte, dimostrerebbero solo un’inaccettabile incapacità. Il Presidente Berlusconi aveva fatto sapere, proprio a Severino Mingroni “che la proposta di legge presentata dall’on.le Rita Bernardini sarà seguita con il massimo impegno in tutte le fasi dell’iter parlamentare” e che “Il Presidente Berlusconi conosce il problema e desidera che venga risolto con priorità”.
Confidiamo nella sua “parola data”.